Nel corso della prima giornata del 53° Congresso Nazionale della Federazione Italiana Associazioni Donatori Sangue, è stato consegnato il IV Premio Giornalistico “FIDAS-Isabella Sturvi”, riconoscimento nazionale riservato ai temi del volontariato e della donazione del sangue, patrocinato dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti. Il premio è dedicato alla memoria di Isabella Sturvi a lungo responsabile dell’ufficio VIII, Sangue e trapianti, presso la Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute, scomparsa il 12 luglio del 2009 a seguito di un’improvvisa e grave malattia.
A consegnare il premio Maria Rita Tamburrini, Dirigente dell’ufficio VIII Sangue e Trapianti del Ministero della Salute, già stretta collaboratrice di Isabella Sturvi.
Ad aggiudicarselo una doppia coppia di giornalisti: Nicoletta Carbone e Debora Rosciani di Radio 24 per “Il tempo che dedichiamo agli altri” nella trasmissione “Cuore e denari” hanno ottenuto il riconoscimento per la sezione radio/tv . Tommaso Canetta e Pietro Pruneddu, con l’articolo “Sangue immigrato. Ne abbiamo tanto ma ne serve di più” si sono aggiudicati il premio per la sezione carta stampata/web.
La giuria, presieduta da Mauro Mantovani, Decano della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università Pontificia Salesiana, ha scelto all’unanimità la trasmissione radiofonica di Radio 24 per la ricchezza di stimoli e il giusto equilibrio tra toni ufficiali e informali e la sapiente intuizione nell’individuazione di una tematica portante per approdare alla conoscenza del fenomeno della donazione di sangue in Italia.
Per la sezione Web/Carta stampata (Linkiesta.it), la giuria ha sottolineato il chiaro, intelligente e mai scontato collegamento tra il tema del sangue e quello dell’immigrazione, oltre alla capacità degli autori di soffermarsi sulle varie culture aperte o ostative al tema del dono.
Il Congresso Nazionale FIDAS si svolgerà fino a domenica 4 maggio, mentre domani pomeriggio si svolgerà la 33° Giornata del donatore: 10mila donatori sfileranno per le vie di Agrigento per testimoniare il valore del dono.