“Scendo nuovamente in campo per cambiare, con Forza Italia, le regole dell’Europa: stop alle banche e alla burocrazia, bisogna fare spazio alle esigenze di famiglie e imprese. Le istituzioni europee devono essere più flessibili e realmente solidali. A chiederlo sono i siciliani che, in assenza di interventi efficaci da parte di Bruxelles, si stanno facendo carico da soli dell’emergenza migranti, e coloro i quali credono nello sviluppo economico della nostra Isola in un contesto Mediterraneo”. Lo ha detto Salvatore Iacolino, candidato di Forza Italia al Parlamento europeo, che oggi a Palermo ha dato il via alla sua campagna elettorale. Alla presenza, tra gli altri, il coordinatore regionale di Forza Italia Vincenzo Gibiino.
“Forza Italia vuole recitare un ruolo di primo piano in queste elezioni – ha aggiunto Iacolino –, le prime in cui i parlamentari eleggeranno il presidente della Commissione europea. Se vogliamo dunque orientare le politiche europee nel prossimo quinquennio, dobbiamo avere una rappresentanza forte in Parlamento. Tante sono le opportunità per la Sicilia, a partire dai 6,8 miliardi di euro della programmazione finanziaria 2014-2020 destinati all’Isola. Fondi che sarebbe un delitto sprecare, perché servono a rilanciare la nostra economia, a creare nuovi posti di lavoro ed a potenziare le infrastrutture”.
Il conto alla rovescia verso il 25 maggio, giorno in cui si voterà, è già scattato. La presentazione delle liste è vicina: “Il coordinatore Gibiino, assieme al presidente Berlusconi, farà le scelte giuste – ha dichiarato Iacolino – . Nel collegio insulare ‘Sicilia-Sardegna’, Forza Italia potrà contare su una lista forte e competitiva, rappresentativa dei territori e dei club Forza Silvio”.
Nell’Isola, così come nel resto della Penisola, Forza Italia farà un’opposizione senza sconti ai governi di centrosinistra. “Nonostante le ricette renziane – ha concluso Iacolino – la ripresa è al palo. In Sicilia invece il governo Crocetta ha saputo solo fare un altro rimpasto per prolungare l’agonia. Altro che rivoluzione: per colpa di una maggioranza incapace e litigiosa, la Regione è arrivata alla paralisi”.