KIEV – A seguito dell’operazione antiterrorismo condotta dalle unità speciali della polizia ucraina nell’est del paese per sgominare i nuclei dell’indipendentismo filorusso che avevano occupato la sede del governo regionale di Kharkiv, Mosca annuncia che teme atti di violenza contro la popolazione ed esorta il governo ucraino a non fare ricorso alla forza. Uno scenario non molto diverso da quello che anticipò l’invasione della Crimea da parte dei russi e che avevamo già prospettato in previsione del completamento dell’operazione “Becha” pianificata dal Cremlino molto prima della rivolta di piazza Maidan per assicurarsi l’annessione di alcune regioni ucraine alla Federazione russa. Un piano che i tanti esperti di geopolitica che riempiono le pagine dei giornali sembrano ignorare.
La stessa governance statunitense, pur essendone perfettamente a conoscenza grazie al lavoro di intelligence condotto ancor prima dell’invasione della Crimea, si limita ad allusioni sull’intervento russo in Ucraina e sul coinvolgimento di agenti del Cremlino nelle proteste da parte di dimostranti filo-russi nell’est del paese.
Il governo americano, anche dopo i fatti di ieri, continua a perseguire la via diplomatica. Il Segretario di Stato americano ha ha parlato con il Ministro degli Esteri russo Lavrov facendo presente che gli Stati Uniti stanno guardando gli eventi delle ultime 24 ore a Kharkiv, Donetsk, Luhansk, e Mariupol con grande preoccupazione, limitandosi a rilevare che questi non sembrano essere eventi spontanei, ma il risultato di campagna accuratamente orchestrata con il sostegno russo. Assolutamente risibile dunque l’invito a Mosca a sconfessare pubblicamente le attività dei separatisti, sabotatori e provocatori.
La reazione statunitense agli interventi russi è giudicata debole e tardiva non soltanto dall’opposione americana, ma anche da una parte della maggioranza di gooverno che ritiene Obama incapace di prendere decisioni, favorendo così il gioco di Putin che ne starebbe abilmente approfittando.
Per la cronaca, 15 presunti agenti al servizio del Cremlino sarebbero stati arrestati dalla polizia Ucraina.
Gjm