Detta così la frase risulta simpatica come una cassa da morto. Nuove tasse? No, il premier nel corso di un incontro con gli studenti ha poi precisato “che spendiamo più soldi per pagare i debiti di chi ha sperperato prima che per l’istruzione di chi verrà dopo”.
Bene, in un mondo pieno di incertezze e in continua evoluzione è bello sapere che c’è qualcosa che rimane sempre stabile: la critica dei politici a chi li ha preceduti, le promesse per il futuro e le lacrime della popolazione nel presente.
Gjm