Giustizia, Iacolino (Fi-Ppe): “Da Parlamento sì a Procura europea, strumento fondamentale per tutelare interessi finanziari dell’Ue”
“Con l’approvazione della relazione sulla Procura europea, viene messo un importante tassello per la costituzione di un organismo che dovrà tutelare gli interessi finanziari dell’Ue”. Lo ha detto l’eurodeputato, Salvatore Iacolino (Fi-Ppe), dopo il voto dell’Aula riunita in sessione plenaria.
Secondo Iacolino, relatore per il Parlamento del rapporto sulla Procura europea, “si tratta di uno strumento indispensabile, per contrastare reati quali le frodi comunitarie, la corruzione, l’appropriazione indebita, la malversazione di fondi europei. Soltanto le frodi comunitarie ogni anno sottraggono circa 500 milioni di euro alle casse dell’Ue”.
“La Procura europea, a regime, – ha aggiunto l’eurodeputato di Forza Italia – potrà utilizzare strumenti investigativi efficaci come il mandato di arresto europeo, l’ordine europeo d’indagine, il sequestro e la confisca consentendo un ulteriore passo avanti verso un’area comune di giustizia in Europa”.
“Con gli altri gruppi politici che rappresentano il Parlamento europeo – ha sottolineato Iacolino – abbiamo raggiunto una serie di accordi per quanto riguarda la definizione di un indirizzo politico comune per i rimedi giurisdizionali, per la determinazione del foro competente, per le misure investigative, per l’ammissibilità delle prove nonché per la chiusura delle indagini in uno spazio comune europeo di giustizia, fornendo un prezioso contributo alla elaborazione del testo finale, previsto durante la presidenza italiana”.
“Il Parlamento europeo – ha concluso Iacolino – ha lanciato un messaggio deciso al Consiglio e alla Commissione sulla concreta esigenza di proteggere le risorse che, mediante frodi e altri reati, vengono sottratte ai servizi e alla collettività. Confidiamo che il numero maggiore possibile di Stati membri possa condividere il progetto europeo per assicurare il funzionamento di uno strumento fondamentale a difesa dell’economia lecita e dei cittadini dell’Ue”.