L’account di posta elettronica che Diosdado Cabello ha utilizzato sul server del Partito Socialista Unito del Venezuela è stato hackerato da Anonymous. Gli hacker hanno diffuso tramite un video le e_mail che rivelano gli ordini in materia di repressione nei confronti di giornalisti e manifestanti, il pagamento di mercenari, la collaborazione con i servizi segreti cubani e la conferma che il presidente Nicolas Maduro non controlla la situazione . I contenuti più “forti” delle informazioni decifrate riguardano la possibilità di eliminare Nicolas Maduro e la mancanza di fiducia nei leader del cosiddetto “collettivo”, dei quali si suggerisce l’eliminazione.
Non meno interessanti i temi che riguardano contatti con le Forze Armate boliviane, con i terroristi delle FARC, l’infiltrazione di cubani tra i gruppi dell’opposizione e la necessità di collaborazione con mercenari del Nicaragua o dell’Argentina.
Tra i documenti sottratti dagli Anonymous al Presidente dell’Assemblea Nazionale venezuelana, Diosdado Cabello Rondon, anche l’ordine impartito di uccidere Leopoldo Lòpez, rappresentante e leader dell’opposizione attualmente detenuto.
Si consiglia di leggere i messaggi presenti nel video, mettendo in pausa man mano che scorrono sullo schermo.
Questa la traduzione letterale di una mail sottratta da Anonymous a Diosdado Cabello Rondon in merito al controllo dell’informazione:
“Compatriota, capisco la tua preoccupazione riguardo alle informazioni che i vari media stanno diffondendo.
Stiamo cercando di comprare alcuni giornalisti per controllare la minaccia yankee e chi non concorda sarà semplicemente eliminato di collegamento, sono gli ordini che mi ha indicato il compagno.
Per l’altra parte le cifre sono devastanti, stiamo facendo il possibile per controllare tutta questa immondizia mediatica ma le registrazioni e le foto dei sostenitori stanno buttando il lavoro fuori bordo, bisogna imporre ai comandi di lasciare il bassofondo a qualunque condizione, in caso contrario siamo fregati.
Ci sono anche commerci che esigono che si faccia rapporto sul controllo della somministrazione alimentare, abbiamo evaso una certa quantità di domande, per il resto tutto bene, il giornalista che si rivela va fuori.
Ti informo che abbiamo anche bisogno di un controllo più preciso del’uso dei servizi Internet, il filtro generale comincia ad essere intercettato da alcuni utenti che evitano detto filtro, abbiamo bisogno di più personale nelle installazioni di “intelligenza” per favore abbiamo bisogno di appoggio qui compagno.
Seguiamo i tuoi ordini compagno!
Delcy”
A riprova di come in Venezuela sia in atto una censura che impedisca la diffusione delle notizie, in particolare all’estero, il fatto che siti web che le notizie in merito all’hackeraggio da parte di Anonymous sono state immediatamente messe fuori dalla rete, come nel caso del sito “Maturadas”che aveva dedicato al video una sua pagina.
Ancora una mail sottratta dagli Anonymous dalla posta e dagli stessi decriptata, nella quale si fa riferimento al fatto che l’attuale presidente venezuelano Nicolas Maduro doveva essere tenuto all’oscuro di quanto stava accadendo perchè aveva ormai perso il controllo. Nonostante alcune perplessità, nel corso della conversazione via mail, veniva prospettata la possibilità di uccidere Maduro:
“Abbiamo bisogno di una forte mobilitazione
Mobiliteremo le vespe e il collettivo contro i principali obiettivi di preoccupazione
L’idea è che ni-co.las non sappia cosa succede, non è affidabile, l’uomo ha perso il controllo
Ho bisogno di essere mantenuto informato di tutti i movimenti, contattare un amico cercare di convincerlo di creare una mobilitazione assassina a mad.ur-o e che si insedia un capo (implante un cabe-llo)
Organizza i collettivi e prendi i più duri, offri un buon pagamento così risolviamo questo mantienimi informato
Sì signor però ricordati che facendo questo gioco calmiamo la situazione però la gente non apprezzerà un capo (cabe.llo) morto questo è difficile da controllare ricorda perché non lo assegniamo alla missione
A quest’uomo piacciono i soldi (…) al posto mettiamo un militante cubano che però dobbiamo infiltrare nell’opposizione perché prenda punti”.
La pagina resta in costante aggiornamento in attesa di eventuali nuovi documenti.
Gian J. Morici