Nel resto del mondo non ne avremmo neppure parlato, ma così non è in Libano, dove fanno discutere molto le fotografie apparse sulla stampa della sciatrice Jackie Chamoun di 23 anni. Fotografie scattate lo scorso anno a Faraya per un servizio fotografico dedicato alla produzione di un calendario annuale per promuovere gli sport invernali. La sciatrice, che partecipa alle Olimpiadi di Sochi, rispondendo ad un giornalista che le poneva domande in merito all’audacia di talune foto in un paese come il Libano, ha risposto che non era affatto pentita di aver posato per quelle immagini anche se in un paese conservatore come il Libano non è una scelta facile…
Una scelta veramente difficile, visto che oggi, dopo le polemiche, La la Chamoun si è sentita costretta a rispondere alle accuse grette di chi ha visto in quelle immagini un’offesa al pudore e al paese di provenienza della giovane atleta:
“Voglio solo far capire a tutti coloro che hanno commentato e condiviso ieri le foto apparse in Libano, che ho fatto le foto per un calendario con altri atleti professionisti tre anni fa. Il video e le foto che state vedendo ora fanno parte del making off, la preparazione, non dovevano essere rese pubbliche. In ogni modo, voglio chiedere scusa a tutti voi, so che il Libano è un paese conservatore e che questa non è l’immagine che riflette la nostra cultura.
Ora che sono alle Olimpiadi, queste foto che non ho mai visto prima vengono condivise. È triste. Tutto quello che posso chiedere a ciascuno di voi che ha visto quelle fotografie, è di fermarne la diffusione. Vi chiedo di aiutarmi a concentrarmi su ciò che è veramente importante adesso: i miei allenamenti e la gara…”.
In Libano, dove destano tanto scandalo le immagini della Chamoun, nonostante le tante violenze perpetrate sulle donne anche in ambito domestico, nonostante in talune di queste circostanze la violenza sia stata tale da uccidere la vittima, una legge in difesa delle donne è ferma in parlamento dal mese di luglio senza che nessuno se ne preoccupi.
Evidentemente, ai politici e funzionari libanesi dà molto più fastidio qualche foto da calendario, di quanto non ne diano le brutali violenze di chi ritiene legittimo e civile uccidere la propria moglie a colpi di pentola a pressione in testa…
Gjm