Giornata difficile quella di ieri per il Presidente francese Francoise Hollande che a pochi giorni dalla rivelazione della sua presunta relazione con l’attrice Julie Gayet ha dovuto affrontare i giornalisti nel corso della conferenza stampa di inizio dell’anno.
In apertura del notiziario delle 8,00 di France Inter (gruppo Radio France) le attenzioni erano puntate sul caso “Hollande-Gayet”, con le reazioni e le interviste ai corrispondenti esteri. Insieme a giornalisti di testate straniere (Telegraph ed altre) dai microfoni di France Inter è andato in onda il commento della nostra corrispondente da Parigi Luisa Pace, che è anche intervenuta per “La Valle dei Templi” (min 1.01 del video ) sull’emittente televisiva France24.
In attesa della conferenza stampa del Capo di Stato francese, alla quale hanno preso parte circa 600 giornalisti, non soltanto francesi, la radio Europe1.fr ha voluto sondare le opinioni e le aspettative dei corrispondenti della stampa estera in Francia.
“Il presidente deve chiarire la sua posizione economica . La Francia non sta andando molto bene, così gli olandesi vogliono sapere come intende risolvere i problemi” – spiega Stéphane De Vries, corrispondente RTL news, canale televisivo olandese . Hans- Hagen Bremer, corrispondente del quotidiano tedesco Der Tagesspiegel, dichiara: “Quello che mi aspetto da lui, è un chiarimento sulle linee di governo, i tedeschi sono sempre molto attenti a quello che fa il presidente francese“.
Luisa Pace, che vive a Parigi da 22 anni, evidenzia come “i problemi sono gli stessi visti in Italia (riferendosi al caso “Hollande-Gayet”), ma con una differenza: la preoccupazione di vedere la Francia unirsi ” al gruppo dei paesi mediterranei in difficoltà “. Nel chiedere che” Hollande spieghi da un punto di vista economico il corso del suo governo e il fallimento sul piano della risposta occupazionale“, la giornalista evidenzia come “non si comprende più in quale direzione stia andando la Francia. I francesi aspettano delle risposte dal governo e oggi si sentono orfani, compresi gli elettori di sinistra” . Tornando sul caso “Hollande-Gayet”, la Pace ha sottolineato le analogie con l’ex premier italiano Silvio Berlusconi e con altri illustri uomini francesi del passato. “Quale presidente o re non ha avuto l’amante? – continua la giornalista precisando come il vero problema stia nelle condizioni nelle quali versa il paese nel momento in cui simili fatti vengono scoperti e portati a conoscenza dell’opinione pubblica. ”Francois Hollande – conclude Luisa Pace – non dovrebbe nemmeno affrontare l’argomento in modo da non interferire con gli annunci di carattere economico”.
Della stessa opinione, in merito alla presunta amante, Hans – Hagen Bremer, che ha giustificato l’interesse dei giornalisti tedeschi a far domande in merito al caso Hollande, solo in virtù dell’interesse mediatico che lo stesso ha generato.
“I giornalisti sul piede di guerra” – riporta Europe1.fr, pubblicando l’opinione e le domande del corrispondente da Parigi della BBC Hugh Schofield.
Della stessa opinione di altri colleghi giornalisti, che guardano oltre il presunto scandalo sessuale del Presidente Hollande, Scott Sayare della sede parigina del New York Times.
Nei Paesi Bassi , più di Hollande , sono i media che sono nel mirino. Stéphane De Vries : “il frastuono e l’ipocrisia dei media francesi ci fanno ridere” – spiega, ricordando Nicolas Sarkozy che rifiutò categoricamente, a differenza di Hollande, di rispondere.
In serata, dopo la conferenza stampa di Hollande, Europe1.fr ha chiesto ai giornalisti stranieri cosa ne pensassero dell’intervento del Capo dello Stato. In linea di massima tutti i giornalisti hanno concordato sul fatto che la conferenza stampa del premier francese sia durata troppo a lungo.
Luisa Pace, corrispondente per il sito “La Valle de Templi”, ha dichiarato che la conferenza stampa non ha riservato alcuna sorpresa. “La domanda che ho trovato più interessante , o almeno una che ha attirato la mia attenzione, è stata quella relativa all’aumento del numero di espulsioni di rom dalla Francia “, ha detto la giornalista . “Tuttavia, nonostante l’argomento fosse molto interessante, sono rimasta delusa dalla risposta di François Hollande”.
Alla domanda su una frase da ricordare, ha risposto: ” Non ha vinto il liberalismo, al contrario“, evidenziando come la posizione di Hollande sia incentrata sull’autodifesa.
“Sono imbarazzato dalla domanda – afferma Stefan de Vries, corrispondente olandese per RTL Nieuws – perché per me il tempo (della conferenza -ndr) è stato molto lungo, troppo lungo“, precisando come il termine della stessa sia “stata finalmente la fine di un monologo durato due ore e mezzo“.
Scioccanti per il giornalista le parole di François Hollande su Dieudonné: “la libertà di espressione non può essere ridotta in alcun modo, se non in circostanze eccezionali“. Parole che il giornalista ha ritenuto molto pericolose.
Per Geert Declercq, corrispondente belga della Reuters e responsabile per le questioni energetiche “il momento clou della conferenza stampa è stato probabilmente quando François Hollande ha annunciato la sua intenzione di gestire un riavvicinamento energetico tra Francia e Germania”, aggiungendo di essere “rimasto impressionato dalla risposta data da François Hollande sulla sua vita privata”.
Anche se i francesi sembrano dare scarsa importanza al “caso Hollande”, non v’è dubbio che il premier francese ha scelto proprio il momento sbagliato per farsi “pizzicare” per una presunta storia di letto.