Francia, una domenica qualunque o quasi perché l’attualità è nutrita. A Parigi si sono riuniti gli 11 paesi amici della Siria attorno al presidente della Coalizione nazionale dell’opposizione siriana Ahmad Jarba per convincerlo a partecipare al Ginevra-2. Monsieur Serge Dassault, il “patron” dei Rafales e quinta fortuna francese, sospettato di clientelismo e ben altro, ha dichiarato di “essere a disposizione immediata della giustizia”, tanto è protetto dall’immunità parlamentare. Il Ministro francese della Giustizia, ha annunciato di voler ripensare il sistema giudiziario. Israele ha reso omaggio a Sharon in una giornata di lutto nazionale riportata dalla stampa mondiale. Una serie di attentati ha insanguinato l’Iraq. Insomma, una domenica come le altre durante la quale abbiamo potuto dimenticare i “bla-bla” su Dieudonné, l’umorista antisemita per nulla divertente e sulle avventure amorose del Presidente Hollande.
No! Saltiamo i commenti sull’appello alla Coalizione siriana, passiamo oltre a qualunque informazione, perché la vedette è di nuovo Hollande. Un’amante non era un’informazione, quale presidente francese non ha avuto la sua maitresse? Ma Monsieur le Président, proprio a casa di Michel Ferracci, un corso che sarebbe legato alla criminalità organizzata e che ora recita nella serie tv Mafiosa è troppo. A dire il vero è troppo esilarante. Presidente, martedì sera deve parlare alla Francia in crisi, deve parlare di economia, di occupazione e disoccupazione, mostrarsi credibile mentre i sondaggi la danno ai minimi storici. Non poteva aspettare a farsi cuccare in fuga in scooter nelle notti parigine e magari evitare di passare per un infiltrato corso. Perché io ormai la immagino così. Dovrei disperarmi ma non ce la faccio più dal ridere, è meglio del Prozac. Penso che sia un tic nervoso…
Luisa Pace