Il cordoglio dell’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica: “Abbiamo tutti un debito di riconoscenza verso di lui”
«Carlo Alberto Bartoletti è stato il primo a dare dignità a una scienza che prima non esisteva, la medicina estetica». Così il presidente di Aicpe (Associazione italiana di chirurgia plastica estetica), Giovanni Botti, ricorda a nome di tutta l’associazione Carlo Alberto Bartoletti, scomparso domenica a Roma.
Presidente onorario del Sime (Società italiana di medicina estetica), realtà da lui fondata nel 1975, Bartoletti ha partecipato alla fondazione della Società Francese di Medicina Estetica (SFME) nel 1973. Nel 1976 è stato tra i soci fondatori dell’Union Internationale de Médicine Esthétique (UIME) con sede a Parigi. Ha promosso nel 1990 la Scuola Internazionale di Medicina Estetica della Fondazione Internazionale Fatebenefratelli, di durata quadriennale, la prima in Europa per la formazione di esperti in questa disciplina, riservata a laureati in Medicina e Chirurgia. A lui si deve anche l’apertura del primo ambulatorio pubblico di medicina estetica all’ospedale S. Giovanni Calibita Fatebenefratelli all’Isola Tiberina di Roma, di cui è stato direttore scientifico.
«Bartoletti ha intuito l’importanza che l’aspetto riveste nella vita di una persona, e che è determinante per il benessere psico-fisico – afferma il presidente di Aicpe, Giovanni Botti -. Negli anni ’70 ha di fatto creato, insieme a Jean-Jaques Legrand, la medicina estetica, una disciplina che prima non esisteva e di cui nessuno si occupava. L’obiettivo della medicina estetica, così come Bartoletti l’aveva concepita, è “promuovere e stimolare la costruzione e la ricostruzione di una armonia e di un equilibrio individuale attraverso l’attivazione di un programma di medicina educativa, sociale, preventiva e correttiva, curativa e riabilitativa”, migliorando l’aspetto fisico. Bartoletti ha iniziato con le iniezioni di collagene per ringiovanire il viso, dando un forte impulso alla ricerca e all’applicazione di canoni scientifici in questa disciplina, oggi conosciuta anche per le iniezioni di botulino, le più praticate al mondo, e che comprende tutte quelle pratiche non chirurgiche a fine estetico che hanno conosciuto un vero e proprio boom dagli anni ’80 in poi. Anche la chirurgia plastica deve molto a Bartoletti, in quanto oggi la medicina estetica è utilizzata pure per supportare e migliorare i risultati ottenuti con il bisturi. Carlo Alberto Bartoletti ha dedicato la propria vita a questa disciplina, per la quale ha speso grandi risorse ed energie. Nell’ambulatorio pubblico del Fatebenefratelli ha voluto dare la possibilità di accedere a prestazioni di medicina estetica a prezzi “ospedalieri” e dunque calmierati. L’iniziativa è rivolta sia a persone sane, per correggere un inestetismo e migliorare così il proprio equilibrio psicofisico, sia a malati, soprattutto oncologici, che hanno così l’opportunità di migliorare il proprio aspetto fisico e di sentirsi meglio con se stessi. Aicpe è vicina in questo momento di dolore al figlio Emanuele e alla nuora Loredana, entrambe colleghi».