Mentre la politica è intenta a parlare della decadenza di Berlusconi, del voto palese, dei favorevoli e contrari, delle minacce del Pdl al PD sulla tenuta del governo.Mentre il mulino continua a sfornare “gioiosi” biscotti perfettamente rotondi, che l’acqua caio ti aiuta a mantenerti giovane,che Mediaset ti ricorda che tutto ciò che vedi è assolutamente gratis,mentre leggo che in Rai “circolano” orologi d’oro,ed apprendo che la Leopolda non è donna e che Renzi non fa più il rottamatore, il calendario mi ricorda che siamo nel 2013 e che sono trascorsi tanti ma tanti anni ed il “grido” dei giovani è sempre lo stesso: lavoro, lavoro ed ancora lavoro. Allora ti interessi di più, ti aggiorni, leggi i dati,con internet è più facile.
Ora il problema riguarda te, i tuoi figli. Alla fine ti rendi conto che non è cambiato nulla. Mai tanti ragazzi senza lavoro.
Oggi quel grido di aiuto ha registrato un nuovo record di senza lavoro. Il numero di disoccupati arriva a toccare quota 3 milioni. Lo rileva l’Istat, registrando un aumento dello 0,9% su agosto, con u un rialzo di 29 mila disoccupati, vale a dire di 391 mila unità. Il tasso di occupazione torna ai livelli di tredici anni fa. Oggi è scoppiato il “caso” lavoro. Scoppia sempre il caso lavoro. Ricordo gli anni 90, quando tutta la politica aveva il sapore del “Carosello”, vecchio programma televisivo del 1957,dove i posti di lavoro “viaggiavano” a numeri stratosferici (un milione) . Oggi le strategie politiche per il lavoro,si sono rivelate ancor più recessive della crisi, mentre i giovani nell’attesa “muoiono”.
E pensare che la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani all’articolo 23 recita: Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell’impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione. Rileggendola, ti fa un po’ inca…..
Aldo Mucci