L’istituzione di un Gruppo di lavoro con poteri di accertamento e di inchiesta è la risposta della Commissione Libe del Parlamento europeo alla bufera sullo spionaggio realizzato dagli Stati Uniti nei confronti di Ambasciate e Istituzioni dell’Unione Europea e dei suoi Stati membri.
Il Gruppo di lavoro – che sarà costituito da parlamentari – avrà il compito di analizzare e valutare l’entità di uno scandalo planetario – che oltre a creare un forte allarme nell’opinione pubblica e mettere a rischio la reciproca fiducia e i rapporti diplomatici fra UE, Stati membri ed USA – ha messo in evidenza la violazione dei diritti fondamentali, la riservatezza e la privacy dei cittadini europei.
“Quanto accaduto con le intercettazioni di massa disposte con il Programma Prism – afferma l’On. Iacolino – costituisce una spregiudicata azione di intelligence che non trova alcuna giustificazione nella necessità di utilizzare sulle Istituzioni europee o Ambasciate misure sproporzionate ed eccessive che invadono la sfera delle libertà individuali e le prerogative di Stati membri ed UE.
Il tema del rapporto fra sicurezza e libertà civili, privacy e tutela dei diritti della persona non può essere oggetto di inaccettabili intrusioni a gamba tesa, tenuto conto che l’evoluzione delle nuove tecnologie e del commercio elettronico è elemento di crescita economica e concorrenza basato sulla reciproca fiducia fra gli Stati membri e i Paesi Terzi, nonché sulla protezione della sicurezza dei cittadini”.
“Il Gruppo di inchiesta – conclude Iacolino – acquisirà ogni elemento indispensabile per accertare violazioni e abusi di potere delle autorità statunitensi affinché l’UE adotti una strategia comune nei rapporti con gli USA a tutela dei diritti fondamentali dei cittadini europei e le prerogative degli Stati membri.”