L’inchiesta era scattata un anno addietro. Al centro delle attenzioni degli inquirenti il CIAPI, corposo ente di formazione della Regione attraverso il quale, secondo l’inchiesta, transitavano milioni e milioni di euro riservati ai grandi eventi e alle relative spese riservate alla comunicazione.
In manette sono finite 17 persone, 43 gli indagati tra cui politici regionali, quasi tutti ex assessori al Lavoro ed alla Formazione che dovranno rispondere di corruzione e finanziamento illecito ai partiti.
Al centro di tutto il projet manager canicattinese Faustino Giacchetto, in carcere assieme alla moglie Concetta Argento. Molte società, riconducibili allo stesso Giacchetto, sono attualmente al vaglio degli inquirenti. Giacchetto rappresentava il punto di congiunzione tra politica, burocrazia e imprenditori; un sistema di tangenti che sarebbero stati “versati” a politici e funzionari pubblici i quali, secondo le indagini della Guardia di Finanza, venivano studiati in laboratorio tutte le strategie per arrivare a riscuotere i soldi, contributi per le campagne elettorale e persino biglietti e abbonamenti per le partite del Palermo Calcio. Per quanto riguarda i soldi relativi alla comunicazione indagato anche l’ex amministratore delegato del Palermo Calcio Rinaldo Sagramola. Per lui l’accusa di false fatturazioni per pubblicità mai resa.
Al centro dell’inchiesta anche gli oramai immancabili viaggi di piacere, escort a disposizione e concessioni in uso gratuito di appartamenti.
I politici: l’ex assessore al Lavoro Francesco Scoma, oggi senatore; gli ex assessori Carmelo Incardona e Santi Formica, tutti indagati per corruzione. Per quanto riguarda l’ipotesi di reato di finanziamento illecito ai partiti dovranno rispondere Nicola Leanza, già assessore al Lavoro, Gaspare Vitrano, Salvino Caputo e l’ex presidente dell’Ars Francesco Cascio.
Ecco l’elenco degli arrestati nell’inchiesta sul Ciapi:
Faustino Giacchetto, Stefania Scaduto (dipendente del Ciapi, ma indicata come segretaria di Giacchetto), Francesco Riggio (noto avvocato penalista e presidente del Ciapi), Pietro Messina (legale rappresentante della Effemmerre Group 007 srl e della Effemmerre Team srl, nonché titolare della Strategie di Comunicazione di Messina Pietro), Concetta Argento (moglie di Giacchetto), Gaspare Lo Nigro (ex dirigente generale dell’Agenzia regionale per l’Impiego e la Formazione professionale), Luigi Gentile (ex assessore regionale e rappresentante della Regione siciliana nel Comitato tecnico scientifico del progetto Co.Or.Ap), Domenico Di Carlo (responsabile, per conto del Consorzio Asi di Palermo, del progetto In.La Sicilia), Gianmaria Sparma (ex assessore e dirigente generale del dipartimento degli Interventi per la Pesca della Regione siciliana). Gli arresti domiciliari sono stati concessi a Sandro Compagno (capo area amministrativa del Ciapi), Carmelo Bellissimo (responsabile acquisti Ciapi) e Massimiliano Sala (titolare della ditta Filmax di Sala Massimiliano).
Nell’inchiesta sui Grandi Eventi sono finiti in manette, oltre a Giacchetto, anche l’imprenditore Luciano Muratore, Antonino Belcuore (responsabile del “Servizio 20-Servizio turistico di Taormina” dell’assessorato regionale al Turismo).
Gli arresti domiciliari sono stati concessi ad Elio Carreca (dirigente del Servizio 6 – Manifestazioni ed Eventi dell’assessorato regionale al Turismo) e Bruno De Vita (vicario del capo di Gabinetto dell’assessore regionale del Turismo della Regione siciliana).