Pubblicati da Wikileaks documenti statunitensi che rivelano come l’ambasciata degli Stati Uniti a Madrid aveva avvertito che la Cataloga è il punto più caldo dell’Islam radicale in Spagna. Dai documenti si evincono le preoccupazioni americane per l’attività di fondamentalisti islamici in città come Reus, Tarragona, Badalona, L’Hospitalet de Llobregat. Tarragona inoltre veniva indicata come una regione che faceva registrare una notevole presenza di esponenti criminalità organizzata proveniente da altre parti d’Europa.
In particolare, un documento del 2 ottobre 2007, istituisce una sorta di mappatura della “minaccia crescente” del potenziale terrorismo presente nella zona. Il documento si riferisce al flusso di droga e di esseri umani, tra cui: Le autorità spagnole ci dicono che le mafie cinese, rumena e albanese si sono stati installate in Catalunya e si estendono lungo la costa del Mediterraneo. Gruppi di criminalità organizzata “russi, ucraini e lituani” sono installati lungo la costa orientale della Spagna “, tra cui Barcellona, Tarragona e Valencia.
Tali comunicazioni da parte dell’ambasciata americana, portavano alla proposta di creare un’agenzia di intelligence per combattere le eventuali minacce di terrorismo islamico, in particolare la “minaccia jihadista”.
La Spagna, oltre che per il pericolo terrorismo, è stata tenuta sotto controllo anche per le attività criminose come la contraffazione di prodotti. “Barcellona – riporta uno dei dispacci dell’ambasciata – è diventata un crocevia di attività preoccupanti”.
I documenti di recente messi in rete da Wikileaks, partono dal periodo degli anni ’70 per arrivare ai giorni nostri.
Ma non solo di criminalità e terrorismo si parla nei dispacci. Si parla ad esempio di incidenti nucleari sottaciuti, come quello riportato in un file del 2008: “1550 lavoratori e altre persone che sono state nella centrale nucleare Asco I a Tarragona, sono sotto controllo per accertare eventuale radioattività a seguito di un incidente avvenuto nel mese di novembre 2007.”
Nulla sfuggiva alle informazioni fornite dall’ambasciata degli Stati Uniti che riusciva a venire a conoscenza anche degli aspetti meno significativi, come nel caso del dispaccio del 24 maggio del 2007, quando l’analisi politica riferisce “di un governo di coalizione e la nascita del socialismo” e nelle proiezioni indica come “in città come Girona, Tarragona e Lleida il partito socialista comincerà ad aumentare il controllo della regione, fino ad ottenere il controllo dei quattro capoluoghi di provincia e aumentando sensibilmente la sua presenza in molti comuni”.
Per la cronaca, nessuna previsione americana è fallita, il CiU perse la maggioranza a Tarragona, con l’avvento, fino ad oggi, Josep Felix Ballesteros (PSC).