La U I L lo denuncia da tempo, adesso anche l’ A R A N ( l’Agenzia per la Contrattazione nel Pubblico Impiego ) testimonia che i lavoratori si sono impoveriti.
Infatti, nonostante le chiacchiere ed i luoghi comuni, sia L’ARAN che il Ministero della Funzione Pubblica dichiarano che nel 2011 vi è stata una notevole riduzione nella spesa complessiva della Pubblica Amministrazione.
Questo dato si accentuerà nei resoconti del 2012 e del 2013 in quanto il blocco del turn over, il blocco dei contratti nazionali, il congelamento delle risorse per il salario accessorio e gli scatti di anzianità oltre al blocco delle spese per le missioni, continueranno a far contrarre la spesa.
ANCORA UNA VOLTA HANNO PAGATO SOLO I LAVORATORI PUBBLICI ! ! !
Non è possibile quantificare quante risorse finanziarie si sarebbero potute risparmiare con la lotta agli sprechi, con la lotta alla corruzione e con l’eliminazione delle consulenze in tutti i settori della Pubblica Amministrazione.
Nel corso di quest’anno 2013, inoltre, se non si prenderanno provvedimenti adeguati, 350.000 lavoratori precari su base nazionale ed oltre 20.000 in Sicilia, rischiano di non vedere rinnovovato il contratto di lavoro.
Per la U I L, se veramente si vuole riorganizzare la macchina amministrativa, come si sostiene, occorre cominciare a valorizzare chi ci lavora, dando pieno riconoscimento dei propri diritti, a partire da un salario adeguato ai tempi e, soprattutto, ripristinando il diritto ad avere un contratto ed un posto di lavoro stabile e duraturo.