Il Presidente delle Madonie diffonde notizie non vere sulla sua partecipazione
alle iniziative nazionali della Federparchi.
Intervenga subito la Regione con scelte decise e qualificanti.
Legambiente denuncia che i “parchi naturali” siciliani si sono trasformati in “parchi elettorali”.
Dopo la candidatura alla Camera del presidente dell’ente parco fluviale dell’Alcantara Bruno De Vita, denunciata alcuni giorni fa da Legambiente Sicilia, emerge che sono candidati anche il vicepresidente del parco dell’Alcantara Andrea Scarpignato (alla Camera con il Centro Democratico) e il vicepresidente del parco dei Nebrodi Bruno Mancuso (al Senato con il PdL), che continuano incredibilmente a rimanere in carica.
“Si tratta di una brutta pagina – dichiara Antonio Nicoletti, responsabile nazionale aree protette di Legambiente e consigliere nazionale di Federparchi -. I parchi siciliani sono al minimo storico in termini di credibilità. In ambito nazionale non succede nulla di tutto cio’, con candidature non rispettose del ruolo e dell’immagine degli enti e del progetto stesso di parco naturale. Il presidente del parco delle Madonie Angelo Pizzuto addirittura si presenta come vicepresidente di Federparchi, basta andare sul sito di Federparchi per verificare la falsità di tale dichiarazione, e diffonde comunicati non veritieri su iniziative della Federparchi come quella di una firma tra il Consiglio Nazionale dell’associazione delle aree protette di convenzione con il patron di Eataly Oscar Farinetti per promuovere i prodotti tipici. O di suoi interventi pubblici mai avvenuti come quello del 29 gennaio a Roma in un convegno di Federparchi. Le aree protette siciliane possono essere di nuovo essere credibili se su questi avvenimenti fanno chiarezza e pulizia.”
“Siamo ormai alla follia ed allo smarrimento del buon senso – dichiara Angelo Dimarca, Responsabile Conservazione Natura di Legambiente Sicilia – i parchi in Sicilia sono diventati un deteriore esempio di pratiche lottizzatorie e di sottogoverno, fenomeno accentuatosi a causa di una scandalosa modifica della legge regionale che nel 2012 ha limitato la partecipazione negli organi di gestione ai soli rappresentanti dei comuni, cancellando la presenza della componente scientifica e di quella ambientalista. Le comunità dei parchi non sono mai state costituite. Manca la sensibilità istituzionale da parte di chi è chiamato ad assumere cosi’ rilevanti responsabilità di gestione”.
“Chiediamo un deciso intervento dell’Assessore Regionale al Territorio e Ambiente Mariella Lo Bello – conclude Mimmo Fontana presidente regionale di Legambiente Sicilia – per l’azzeramento di tutti gli incarichi di presidente, commissario e direttore reggente dei parchi, procedendo alle nuove nomine secondo criteri di rigorosa competenza e con procedure ad evidenza pubblica comparative per scegliere le persone con i titoli più adeguati. Bisogna ridare dignità e credibilità al sistema dei parchi che in altre regioni sono diventati uno strumento importante delle politiche di conservazione della natura e di promozione dello sviluppo sostenibile”.
La carica di Vice Presidente non è una nomina che viene decisa a Palermo dai “partiti” ma bensi dal consiglio dell’Ente Parco (composto da tutti i colori poltici). E’ paragonabile, ad esempio ai Vice Presidenti che vengono eletti nei consigli comunali. Voglio comunque rassicurare tutti che non faccio parte del Comitato Esecutivo quindi, non partecipo all’attività gestionale esecutiva! Insomma non delibero incarichi o altro !!! Questo per chiarezza d’informazione. Aggiungo, che se fossi stato io Presidente avrei optato o per lo svolgimento dell’incarico di Presidente (figura neutra di garanzia istituzionale – visto che viene nominato dalla giunta regionale) o per la candidatura. Insomma o l’una o l’altra. Questa, si sa è una scelta ma è anche una scelta opinabile! Grazie