Ormai da anni maltrattava il padre convivente.
Il 29enne, nato in Sudamerica, era stato adottato da genitori italiani quando aveva appena un anno.
Durante l’adolescenza sono iniziate le incomprensioni con i genitori, che forse anche a causa del difficile rapporto con il figlio si sono separati.
Il ragazzo è rimasto a vivere con il padre, mentre la madre si è trasferita in un appartamento al piano di sopra.
Dal 2006 gli episodi di violenza e maltrattamenti nei confronti del genitore convivente sono aumentati in maniera esponenziale, fino a sfociare in veri e propri attacchi fisici, che in molti casi hanno costretto l’uomo a fare ricorso alle cure mediche.
Tanto che lo scorso anno i genitori avevano proposto al figlio di andare a vivere in un’altra casa di loro proprietà fuori Roma.
Il figlio in un primo momento aveva accettato, ma era tornato dopo poco a vivere col padre.
Da allora anche l’ex moglie della vittima, sentendo le grida provenire dal piano di sotto e avendo alcune volte assistito in prima persona agli episodi di violenza, aveva esortato il coniuge a sporgere denuncia temendo in un esito sempre più grave.
A quel punto i due genitori si sono decisi a denunciare il figlio, ormai ingestibile.
Gli investigatori del Commissariato Borgo, diretto dalla dott.ssa Laura Petroni, hanno raccolto la testimonianza della vittima e della moglie, ricostruendo l’intera vicenda anche attraverso i certificati del pronto soccorso prodotti dall’uomo in sede di denuncia.
Al termine degli accertamenti i poliziotti hanno richiesto all’Autorità Giudiziaria il provvedimento di allontanamento dalla casa familiare del giovane che, una volta emesso, è stato notificato all’interessato.
Oltre a lasciare la casa familiare, non dovrà avvicinarsi ai luoghi frequentati dal genitore.