Salvatore Magro , Vincenzo Puglisi e Salvatore Sajeva in rappresentanza degli operatori degli sportelli Multifunzionali sono stati in riunione con i deputati del Movimento 5 Stelle della V commissione lavoro e Formazione professionale ,Antonio Venturini e Gianina Ciancio, accompagnati da Matteo Mangiacavallo. A tema i problemi degli Sportelli Multifunzionali in Sicilia presso i Centri per l´Impiego nel tentativo di cercare delle soluzioni, in particolare in provincia di Agrigento, dopo la nota n. 30287 del 03/10/2012, a firma del Dirigente Generale del Dipartimento Lavoro Dott.ssa Corsello.
Gli Sportelli multifunzionali in Sicilia, e quindi anche in provincia di Agrigento, sono stati istituiti per sviluppare le politiche attive del lavoro in ottemperanza alle leggi dello stato (l. 181/2000; l. 297/2002). Infatti la trasformazione dei vecchi uffici di collocamento in Centri per l´Impiego non è altro che la conseguenza della riforma avviata con le leggi sopra citate. Dopo decenni di collaborazione proficua, ormai stabilizzata, tra Centri per l´Impiego e Sportelli Multifunzionali, apprendiamo dalla nota del Dirigente del CpI Dott.ssa A. Ferrante che la stessa collaborazione deve continuare mettendo fuori gli stessi Sportelli Multifunzionali dai CpI, anche se questo sicuramente creerà problemi all´utenza, che per completare l´iter previsto dalle leggi dello stato, come la dichiarazione di immediata disponibilità (DID), la sottoscrizione di un Patto di servizio (PS) e l´ Avviamento di un Piano d´Azione individuale (PAI), dovrà recarsi in due sedi diverse e spesso molto distanti e nello stesso tempo comprometterà il raggiungimento degli obiettivi previsti dall´avviso 1/10.
Dando uno sguardo alla situazione complessiva della Sicilia si evince che su questa vicenda ancora le idee chiare non le ha nessuno e l´ambiguità regna sovrana. Infatti in Sicilia gli Sportelli Multifunzionali costretti a svolgere le loro attività fuori dai C.P.I. sono quelli di Agrigento, Caltanissetta ed Enna, mentre gli altri continuano a collaborare come sempre, stando dentro gli uffici dei CpI. Addirittura gli sportelli Multifunzionali della provincia di Palermo sono stati individuati dall´Assessorato per svolgere tutti i servizi previsti compresi quelli che ordinariamente svolgono gli operatori dei C.P.I. Una modalità questa, che non solo consente agli operatori di esercitare il proprio ruolo con efficacia ed efficienza, ma cosa fondamentale, crea minori disagi all´utenza.
Ci chiediamo: ha senso, in piena crisi economica, chiudere questi servizi presso i CpI in una provincia come quella di Agrigento che ha uno dei più alti tassi di disoccupazione, con i preoccupanti dati relativi a quella giovanile e femminile e con le migliaia di ore di CIG in deroga e Mobilità?
Si può negare il diritto dei lavoratori/utenti disoccupati, in CIG in deroga, all´informazione, all´orientamento e alla formazione?
Forse in Sicilia le province regionali sono tante “repubbliche autonome” dove i dirigenti di istituzioni come S.U.P.L. per lo stesso servizio decidono autonomamente di fare quello che ritengono opportuno?
Ecco le ragioni per le quali questa delegazione degli operatori degli sportelli Multifunzionali chiede il Vostro autorevole intervento per chiarire questa spiacevole vicenda e porre fine a questa insopportabile ambiguità. In sintesi le domande che i lavoratori pongono alle OO.SS. sono essenzialmente due:
• gli sportelli multifunzionali (tutti) della Regione Sicilia devono continuare a collaborare con i CpI stando dentro gli stessi uffici, occupandosi delle politiche attive del lavoro?
• Quale sarà il futuro dei 1800 operatori degli sportelli multifunzionali in Sicilia dal 01 ottobre 2013, visto che gli Avvisi 1 e 2 scadono il 30 settembre 2013?
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