Il Consigliere comunale Francesco Pendolino ha presentato, a seguito dei continui disservizi, del degrado sempre più diffuso nel Comune di Aragona, una mozione consiliare per impegnare l’amministrazione all’istituzione di due registri pubblici su cui saranno annotate le segnalazioni delle condizioni di degrado, delle idee e i consigli che i cittadini vorranno formulare.
“Anche se è vero che non ci sono le risorse, questa sembra essere diventata più una scusa per giustificare l’eterno immobilismo. Certamente la carenza di soldi – sostiene il Vicepresidente del Consiglio comunale – è un problema fondamentale ma a monte manca un approccio mentale. Non c’è nemmeno un censimento delle innumerevoli azioni che sono necessarie da fare ed i cittadini non avendo un interlocutore chiaro a cui rivolgersi fanno le segnalazioni al sindaco, all’assessore di turno o al consigliere comunale per questa o quella buca. Io propongo un registro pubblico anche informatico come quello elaborato dalla start-up emiliana Comuni-Chiamo.
E’ risaputo che il degrado attira il degrado ed è proprio in esso che pascola e cresce l’illegalità così come è risaputo che i primi a dover dare un segnale per invertire la tendenza sono le istituzioni. Dunque, non rimane che rimboccarsi le maniche e se non ci sono i fondi – ha sottolineato – Pendolino, si cominci pure a censire dove e quanti problemi ci sono, dove sono le infiltrazioni, dove sono gli accumuli di rifiuti, si stabiliscano delle priorità di intervento, si individuino i soggetti responsabili dopodiché si vada alla ricerca mirata di fondi per risolvere i problemi. E’ un lavoro che forse non sarà utile nell’immediato ma indubbiamente lo sarà alle future generazioni di amministratori e cittadini. La proposta di Pendolino va comunque al di là di queste considerazioni. Propone, infatti, il Vicepresidente del Consiglio comunale, anche l’istituzione di un registro pubblico su cui annotare le idee dei cittadini per invogliarli a contribuire allo sviluppo della comunità in modo tale che ad essi sia riconosciuta almeno la paternità morale delle proposte.
Uno strumento teso a mantenere tracciabilità ed individuare anche i soggetti responsabili di eventuali anomalie e disservizi. Una proposta che merita considerazione anche a seguito delle lamentele del consigliere Alfonso Galluzzo nel corso del Consiglio comunale del 21 dic. 2012.
Totò Castellana