TAR Tribunale Amministrativo per il Lazio . Il ” verdetto ” riguarda un agente di Polizia Penitenziaria ma interessa tutte le Forze dell’Ordine . Il come e il perchè . Un sottufficiale , non in servizio , per una banalità ( piccolo incidente stradale ) è venuto a diverbio con un Tizio e oltre alle arrabbiature per i danni alla sua auto e a quella del Terzo , ha…” cacciato fuori …..” la pistola di ordinanza . Con evidente ” appesantimento della discussione” . Chi sono io e chi sei Tu. Il fatto si è risaputo e l’Amministrazione di appartenenza ,dall’oggi al domani , lo ha trasferito di sede . Ricorso al TAR . Accolto . Nella forma ma non nella sostanza , perchè i Giudici amministrativi hanno sottolineato che il fatto era grave e poteva dar luogo sia ad un trasferimento di ufficio e per ragioni di incompatibilità e sia ad un provvedimento disciplinare . E ha annullato il provvedimento di mobilitazione perchè generico e non specifico e dettagliato e non indicativo, specificatamente , di quale particolare potere l’Amministrazione avesse voluto far uso e sia perchè , in ogni caso , non si era data osservanza alla legge 241 che impone l’apertura di un preventivo procedimento , per conoscere bene , a contestazione avvenuta , anche le ragioni del dipendente.
Prof. Avv. Ciro Centore
Ricorsi al TAR
3485109491