Agrigento – Chi prenota una visita specialistica non lo fa certo per piacere, dietro la stessa c’è tutta una realtà fatta di sofferenza causata dalla malattia, paura ed ansia per l’attesa dell’esito che il medico comunicherà. Con la crisi economica, sempre più persone per curarsi fanno ricorso alle strutture pubbliche che, a differenza di quelle private, hanno liste d’attesa anche di parecchi mesi.
In Italia col tasso di disoccupazione al 10,2% e con il 35% dei giovani senza lavoro, spesso sono gli anziani, con quelle pensioni che avrebbero dovuto consentirgli una vecchiaia tranquilla e serena, ad aiutare i propri figli o nipoti disoccupati. A causa dell’elevata pressione fiscale dovuta a decenni di cattiva politica e sperperi di danaro pubblico, ad essere tagliate dal budget mensile dei pensionati sono proprio le visite mediche specialistiche, per le quali raramente ci si rivolge a privati, preferendo strutture pubbliche che, a causa dell’elevata domanda, non riescono a assicurare un appuntamento in tempi brevi con conseguenze più o meno gravi sulla salute dei cittadini.
Al poliambulatorio di Agrigento, un’utente nei giorni scorsi si è recato per una visita specialistica prenotata al numero verde del CUP (Centro Unico Prenotazioni dell’ASP di Agrigento). Presentatosi all’orario dell’appuntamento, l’addetto al front office gli comunica che il medico per quella prestazione specialistica era assente e pertanto non si poteva far altro che spostare ad altra data l’appuntamento. Alle richieste di chiarimenti da parte dell’utente gli spiega che già dal 4 dicembre il centro prenotazione sapeva che quel dottore sarebbe stato assente a quella data e che dunque l’errore sarebbe da addebitare ai centralinisti del numero verde che avevano fissato l’appuntamento nonostante, fossero stati avvisati dell’assenza del medico. Peccato che la stessa solerzia comunicativa non ci sia stata nei confronti del paziente che all’atto della prenotazione aveva lasciato anche il proprio recapito telefonico.
Contattando il numero verde del Centro Unico Prenotazioni dell’ASP di Agrigento e chiedendo come sia stato possibile prenotare una visita medica per un giorno in cui il medico che avrebbe dovuto erogare la prestazione era assente, l’operatore risponde che se il medico era assente le prenotazioni per “quel giorno dovevano essere chiuse e invece, non c’è stato comunicato nulla dai furbi dello sportello”.
La visita specialistica dello sfortunato utente è stata spostata a data successiva che prevede più di due mesi d’attesa.
All’atto della nuova prenotazione, emerge dal dialogo tra due dipendenti addetti al servizio, che occorrerebbe comunicare anche ai centri di prenotazione di Favara e Porto Empedocle la chiusura del giorno 25 febbraio, perché si starebbero prendendo appuntamenti anche per il giorno del Santo Patrono di Agrigento, nonostante a quella data il poliambulatorio agrigentino di via Papa Giovanni XXIII non effettuerà visite.
Vogliamo sperare che almeno stavolta a quanti dal CUP sia stato già dato appuntamento per il 25 di febbraio venga data comunicazione dell’avvenuta modifica dell’appuntamento, evitando il ripetersi di episodi come quello accaduto al nostro lettore, al quale, nella circostanza non è rimasto altro da fare che augurare un Buon Natale agli addetti allo sportello e vista la lunghezza dei tempi di prenotazione, forse, di rivolgersi a una struttura sanitaria privata, pagando la prestazione, affinché il 2013 possa essere un anno felice e ricco di salute anche per lui.
Totò Castellana