“Come già avevamo augurato ieri –dichiara Gianfranco Zanna, direttore regionale di Legambiente Sicilia, c’è una prima buona notizia per i Beni culturali siciliani: la sostituzione del dirigente generale, architetto Campo, principale protagonista del periodo più triste attraversato dai Beni culturali.
Tre anni di confusione, ritardi, pericoli ed emergenze, non risolte, per il nostro patrimonio culturale. Era necessario ripartire da questo atto, ma rimane tanta strada da percorrere, tra l’altro tutta in salita, considerati i danni fatti in tre anni che – sottolinea Zanna – è bene ricordare: assenza totale di programmazione; la riorganizzazione delle strutture periferiche senza ne capo ne coda e fallita in partenza; i fondi europei non spesi e che saranno restituiti a Bruxelles; i restauri fermi da anni; i musei ospitati in strutture non adeguate e chiusi la domenica e i giorni festivi; i parchi archeologici nati solo sulla carta senza perimetrazioni; i ritardi nell’adozione dei piani paesistici utilizzando fantasie giuridiche inconsistenti per cercare di dare spazio ad operazioni speculative e nuove cementificazioni”.