Agrigento – Palacongressi: la risposta di alcuni consiglieri comunali: (..) e quanti lo hanno seguito avrebbero fatto meglio a cercare insieme una soluzione piuttosto che fare una strumentale e sterile polemica contro l’Amministrazione ed il Sindaco. Ci saremmo aspettati molto di più, una reazione “produttiva”,anziché una “sterile” risposta da parte dei consiglieri comunali .La nostra “singolare” nota, dettata dal malcontento dagli abitanti del Villaggio Mosè,voleva FORTEMENTE sollecitare gli addetti, al fine di preventivare ( conoscendo le lunghe e pragmatiche procedure regionali) , ed in relazione alle manifestazioni che erano state programmate al Palacongressi ,una preorganizzazione degli eventi. Sarebbe stato opportuno,recarsi a Palermo presso uffici preposti,per constatare di persona l’iter,ed ivi giunti, opporsi fortemente alla vendita.Ma evidentemente si chiedeva “troppo impegno”. Non crediamo assolutamente che sia “sterile” aver detto e scritto: (..) con il tempo,il Palacongressi diventa “storia culturale” di Agrigento,un punto di riferimento internazionale,fino a quando da Palermo “scoprono” che con la vendita del Palacongresso si possono ripianare i debiti della Regione Sicilia e con il ricavato rilanciare l’economia.Ed ancora: con le musiche di Chaikovsky.Una storia d’amore, sogno e fantasia .Una storia d’amore tra gli agrigentini e la cultura,vissuta tra le pareti del Palacongressi. Diceva Tito Maccio Plauto: bonus animus in mala re dimidium est mali: un buon coraggio in una cattiva circostanza è avere già superato la metà del male,o per citare Walter Whitman : l’apparenza non deve ostacolare,né l’ambito mutato confonderti il cervello. Si poteva fare di più,molto di più. L’unica cosa “sterile” è il mancato impegno. Aldo Mucci CGIL Villaggio Mosè