21 Gennaio 2025
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1 thought on “La politica intimorisce più della mafia

  1. E’ segno dei nostri tempi considerare la politica come un mercato. Ahimè, basta leggere qualsiasi giornale per rendersi conto che forse è vero. Controlli, verifiche, indagine giudiziarie, resoconti e bilanci pubblici, sono utili e necessari ma rappresentano solo la metà della soluzione possibile. L’altra parte, non meno importante, è quello che rende la democrazia “la più bella tra le belle”: il dovere di chiedere e il diritto di ottenere risposte. Viene così a mancare un tassello fondamentale alla convivenza civile, quello che potremmo definire come “tassazione con rappresentanza”. Chi rappresenta chi.
    Esiste allora una evidente scollatura tra spesa pubblica e responsabilità politica se ad ogni tornata elettorale i comportamenti individuali e le risposte pubbliche si ripetono come in un moto perpetuo.
    In questo immutabile giro di giostra, le campagne politiche si trasformano in una serie incontrollata di feste della vanità, musical con ballerine prossime alla pensione, sermoni di predicatori dai capelli cotonati , esperimenti per teorie vecchie, inutili e dannose.
    Imprenditori in crisi, disoccupati e precari, famiglie in difficoltà e poveri hanno altro a cui pensare! Non pensano più alla Politica, costretti invece a guadagnarsi le simpatie del politico di turno, sperando in qualche gadget.
    Ed è proprio in questo momento che la rete della convivenza civile svanisce: tutti contro tutti. Il vincitore uccide il perdente. La maggioranza deride e offende la minoranza. Il ricco compra a buon mercato il povero.
    Ma la Politica siamo noi, sono io.
    Cosa possiamo fare ? Dobbiamo sforzarci di non perdere la memoria nel silenzio dell’urna.
    Buon lavoro Direttore!

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