I circoli del Pd “Agrigento Centro” ed “Enrico Berlinguer” si sono riuniti ieri sera in seduta congiunta nei locali della Federazione provinciale del Partito Democratico di Agrigento, per esaminare un ordine del giorno che prevedeva, tra l’altro, la ratifica delle iscrizioni al Partito come previsto dallo statuto. Sette presenti su dieci componenti, seduta valida, che hanno adottato una serie di provvedimenti il più importante del quale ci sembra quello di respingere la richiesta di iscrizione e consegna tessera di Giuseppe Arnone, che proprio in questi giorni sta conducendo un vero e proprio assalto alla diligenza, usando ogni mezzo, pur di ottenere la tessera del Pd e, conseguentemente, caldeggiare la sua proposta di candidatura alle prossime elezioni regionali.
Non sono ufficialmente note le ragioni che hanno determinato la mancata iscrizione al Partito democratico. Tuttavia non risulta difficile anticiparne, sommariamente le motivazioni: l’essersi posto, ripetutamente contro il Partito in occasione delle elezioni provinciali del 2008 e comunali 2012; l’aver aggredito ed insultato i dirigenti del Partito democratico con ogni mezzo; l’aver fatto ricorso alla magistratura ordinaria per ottenere la tessera; le decisioni di vari organismi di garanzia (nazionale, regionale, provinciale) che hanno ritirato la tessera di iscritto nel 2009; l’essere sotto processo per gravi reati quali calunnia e tentata estorsione nonché reati contro la persona (lesioni personali ai danni di una cliente, Maria Grazia Di Marco) nonché la sospensione per due mesi dall’Ordine degli avvocati e una serie di condanne definitive sia civili che penali.
Come era prevedibile. L’unico a non avere capito che è giunto il momento di ritirarsi è solo lui.
Questa e la sentenza più brutta della sua vita e per la sua generazione.