Calabria Era armato di mitra uno dei due scafisti dell’imbarcazione con cui sono arrivati in Calabria i 27 siriani fuggiti dal loro Paese per motivi politici. L’uomo, un turco di poco più di 30 anni, quando lo scafo è giunto a circa trenta metri dalla riva ha puntato il mitra contro il gruppo di immigrati minacciando di ucciderli se non si fossero gettati in mare. Ognuno degli immigrati ha pagato per il viaggio, cominciato cinque giorni fa da un porto della Turchia, circa duemila euro. Il tragitto fino alla Calabria si è svolto in condizioni disagiate. L’acqua ed il cibo sono stati sempre pochi. In più gli immigrati hanno subito ripetute minacce ed angherie. Dopo lo sbarco gli immigrati sono stati portati in una palestra di proprietà del Comune di Palizzi, dove carabinieri e polizia hanno proceduto alla loro identificazione. Quindi il trasferimento nel centro di accoglienza Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto (Crotone).