La cerimonia sabato 7 luglio alle 21,00 nella sala consiliare
del Comune di Baldissero d’Alba in provincia di Cuneo
Vittorio Sgarbi primo
assessore d’Italia alla Rivoluzione
Il Sindaco Cinzia Gotta: «Un assessorato alla Rivoluzione che si muova con proposte di “guerriglia” nei settori dell’arte, dell’agricoltura, dell’enoturismo, accordandosi idealmente con la più importante rivoluzione culturale condotta in Italia negli ultimi 20 anni, che è quella di Slow Food e di Carlo Petrini»
BALDISSERO D’ALBA – Nel Comune di Baldissero d’Alba, in provincia di Cuneo, nasce il primo Assessorato alla Rivoluzione.
La carica sarà assegnata al critico d’arte Vittorio Sgarbi che sabato 7 luglio alle 21,00 sarà nel comune piemontese per accettare la delega che gli verrà conferita dal sindaco Cinzia Gotta, nel corso di una cerimonia pubblica nella Sala Consiliare.
«In una Regione importante per l’agricoltura, l’economia, l’industria e ricca di tradizioni e tradizionalista – si legge nella premessa dell’atto di nomina di Vittorio Sgarbi – ha particolare significato istituire presso il Comune di Baldissero d’Alba, al centro di un vasto territorio ricco di opere d’arte e d’imprese alacri, un assessorato alla Rivoluzione che si muova con proposte di “guerriglia” nei settori dell’arte, dell’agricoltura, dell’enoturismo, accordandosi idealmente con la più importante rivoluzione culturale condotta in Italia negli ultimi 20 anni, che è quella di Slow Food e di Carlo Petrini, da intendersi come modello anche per una profonda rivoluzione della struttura politica ed amministrativa dell’Italia, partendo dal Piemonte, e applicando analoghi criteri, con il rispetto delle diverse vocazioni, in tutte le regioni d’Italia fino alla Sicilia, patria nobile, come il Piemonte, del Vino.
L’assessore alla Rivoluzione, oltre a questa originale visione, che s’incardina in un comune piccolo per diffondersi ovunque, avrà responsabilità sui Beni culturali, sulla tutela del Paesaggio, sulla Bellezza, sulle mostre d’arte, su tutto quello che è riassunto nell’articolo 9 della Costituzione»