Agrigento, 4 maggio 2012
I ritardi e i silenzi sull’aeroporto e l’autorizzazione a deturpare il volto delle coste agrigentine sono le due facce di una stessa medaglia che vuole la mortificazione della vocazione turistica di un territorio con peculiarità uniche al mondo.
La valutazione positiva del Governo Nazionale sull’impatto ambientale del parco eolico offshore da realizzare a tre miglia marine, davanti alla spiaggia antistante il Castello di Falconara di Licata, per l’Assessore al Turismo Angelo Biondi, rappresenta l’ennesima incomprensibile decisione del Governo, presa senza tenere conto della volontà popolare.
Non si comprende come le azioni di due province, Agrigento e Caltanissetta, dei comuni di Licata, Gela, Palma di Montechiaro, di comitati civici contrari al parco eolico, siano state disattese dal Governo creando un potenziale danno all’industria turistica e al comparto della pesca della fascia costiera di quell’area.
Vogliamo capire come sia possibile dare una positiva valutazione sull’impatto ambientale quando nella costa sorgono diverse strutture alberghiere che sono costate milioni di euro, con primarie società che hanno scelto quell’aera, creando occupazione e ricchezza. Forse il governo non si rende conto del danno all’economia di quella zona che si creerebbe con la costruzione del parco eolico offshore.
Come Assessorato Provinciale al Turismo stigmatizziamo, fortemente, questa decisione che non ha tenuto conto nemmeno della volontà della Regione anch’essa contraria al parco. Chiederemo al governatore Lombardo di attivarsi affinché questa sciagurata decisione non produca danni all’ambiente marino e all’economia della nostra provincia e a quella di Caltanissetta.
Questa decisione appare più incomprensibile se legata alla mancata realizzazione dell’aeroporto di Agrigento. Una struttura indispensabile, come ha ricordato ieri il Presidente D’Orsi, per dare un concreto rilancio all’economia di questa provincia e che, invece, viene osteggiata da una classe politica miope e da un Governo nazionale che preferisce occuparsi di bloccare lo sviluppo turistico di questo territorio o di comprometterlo con il parco eolico anziché consentire la costruzione dell’aeroporto.
Ecco perché si rende necessario, ora come non mai, che tutti i rappresentanti della politica agrigentina – conclude l’Assessore Biondi – inizino a mettere al primo posto della loro agenda la difesa ad oltranza del proprio territorio, rivendicando autonomia e libertà delle scelte politiche intraprese per dare speranza al popolo di questa dimentica provincia.”