A San Cataldo, il deputato nazionale del Pdl non è più il signore incontrastato
DI ALIDA AMICO
SAN CATALDO. Stavolta l’esito delle urne potrebbe riservare non poche sorprese. Con l’uscita di scena di Giuseppe Di Forti(vicino al parlamentare nazionale Alessandro Pagano), chi sarà il prossimo sindaco di San Cataldo, il paese che tra i suoi figli illustri annovera Giuseppe Alessi (il fondatore della Dc) ed il compianto arcivescovo di Monreale Cataldo Naro? In corsa, ci sono 5 candidati. Gianluca Amico( un avvocato sostenuto da Pdl e Fli). Un ingegnere, Gianfranco Scarciotta, attuale consigliere provinciale del Pd (appoggiato anche da Idv,Sel, Rc e da una lista civica capeggiata dall’ex presidente del consiglio Gaetano Vullo, in rotta con il Pdl). E poi, Giuseppe Scarantino, un promotore finanziario che corre per conto del “polo di centro” (Udc, Api ed Mpa) ed è sponsorizzato da 4 liste civiche. Si ricandida per la terza volta Franco Raimondi (ex popolare, già Udc ed Mpa). Nonché,in corner, anche l’ex assessore comunale recentemente “defenestrato” dal Pdl, Rosario Sorce.
PAGANO PERDE PEZZI. Questa “pazza” campagna elettorale sancataldese – anche per il variegato assortimento di alleanze – è contrassegnata dalla frammentazione a destra e dalla grande fuga dal Pdl.
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I sancataldesi dicono che la passata amministrazione è stato un disastro. Fra un mese avremo quella nuova mi auguro che non sia peggio. Io mi astengo a giudicare “vergin di servo encomio e di codardo oltraggio”, (Manzoni 5maggio). La lotta per il potere colpisce, i candidati a sindaco dicono faremo questo e meglio, mi chiedevo come fanno a prevedere la disponibilità economica delle casse del comune con la chiusura delle attività economiche registrata in città. Spero che venga attuata la zona franca solo possibile elemento di ripresa.