L’ex sindaco di Salemi: «In più occasioni mi sono recato dal Procuratore di Marsala per esporgli le anomalie e le inquietanti situazioni da me riscontrate, senza ottenere alcun riscontro»
Ed ancora: «Omissioni in relazione a esposti e denunce sugli abusi d’ufficio e falso in atti pubblici di funzionari di polizia e del locale comandante dei Carabinieri»
ROMA – Vittorio Sgarbi stamane ha dato mandato all’avvocato Giampaolo Cicconi di procedere contro il Procuratore della Repubblica di Marsala, Alberto di Pisa, «per omissione di atti d’ufficio e violazione dell’obbligatorietà dell’azione penale in relazione a plurime denunce su infiltrazioni mafiose nella concessione per impianti eolici e fotovoltaici nel territorio di Salemi, e in violazione dell’articolo 9 della Costituzione, dal Di Pisa ignorate»
La denuncia di Sgarbi fa inoltre riferimento alle «omissioni di Di Pisa in relazione a esposti e denunce sugli abusi d’ufficio e falso in atti pubblici di funzionari di polizia e del locale comandante dei Carabinieri»
«In più occasioni – spiega Vittorio Sgarbi – mi sono recato dal Procuratore di Pisa (che mi aveva chiesto sostegno giornalistico quando fu accusato di essere il “corvo” della Procura di Palermo) per esporgli le anomalie e le inquietanti situazioni da me riscontrate, oltre agli avvisi e alle minacce, telefoniche e scritte, e all’invio di teste mozze d’animali, senza ottenere alcun riscontro, ma un altrettanto inquietante muro di gomma».
«Mi chiedo perché – aggiunge l’ex sindaco di Salemi – le mie denunce, precise e circostanziate, siano rimaste inascoltate. Questi atti omissivi rappresentano una vittoria della mafia; la quale ha ottenuto che il più rumoroso nemico degli interessi criminali nell’energia cosiddetta “pulita” sia cacciato dalla Sicilia».