Di tutti gli articoli che ho pubblicato sul sito lavalledeitempli.net quello sull’abuso di Ryanair è, ancora oggi, quello maggiormente letto.
Infatti, a seguito di tale articolo sono stati inviati, dai lettori, decine di commenti, email e ho ricevuto decine di telefonate di gente che ha subito lo stesso abuso subito da me circa un anno fa e in alcuni casi anche peggiore.
E ciò non certamente perché l’articolo da me redatto fosse particolarmente interessante ma perché le persone che hanno subito il mio stesso trattamento sono centinaia.
Cerchiamo allora di riassumere la vicenda.
Sostanzialmente la Ryanair che svolge la propria attività in territorio italiano, ti vende il biglietto aereo però poi stabilisce, secondo il mio modesto parere e violando le leggi italiane per le ragioni esposte ne precedente articolo, che se non sei in possesso, per un qualunque motivo, di un passaporto o della carta d’identità, non ti consente di imbarcarti e quindi di effettuare il viaggio che avevi regolarmente pagato e ciò anche se esibisci un qualunque altro documento quale può essere la patente di guida, la tessera ministeriale di cui sono in possesso gli organi militari del nostro paese o qualunque altro documento rilasciato da una pubblica amministrazione.
Nell’articolo precedente avevo scritto che l’art. 35 comma 2 del D.P.R. 445/2000 (testo unico sulla documentazione amministrativa) stabilisce che la patente di guida, rilasciata dalla motorizzazione civile, anche nel nuovo formato card, deve essere ricompresa tra i documenti di riconoscimento. Ma non solo, anche la patente nautica, il libretto di pensione, il patentino di abilitazione alla conduzione di impianti termici, il porto d’armi, le tessere di riconoscimento purchè munite di fotografia e di timbro rilasciate da una qualunque amministrazione dello Stato, hanno valore di documento di riconoscimento.
Per cui alla luce di ciò ritengo personalmente che il comportamento della Ryanair sia un abuso bello e buono che viola espressamente le leggi del nostro Paese.
Di tale fatto, insieme all’editore, abbiamo informato l’Enac il quale ci ha risposto che la questione non è di sua competenza.
Tra i commenti ricevuti al precedente articolo e le email inviate vi sono, oltre a fatti drammatici, anche colleghi avvocati che hanno denunciato tale violazione di legge.
Bene, siccome per mia natura detesto i soprusi e le prepotenze e ritengo che questa sia tale, intendiamo sollevare la questione nelle sedi opportune e farne un caso di rilevanza nazionale in modo tale che gli organi competenti affrontino la questione in maniera definitiva.
Cosa fare allora?
Abbiamo uno strumento. Si chiama Class Action che è un procedimento disciplinato dall’art. 140 bis del codice del consumo (d. lgs. 206 del 2005) sotto la rubrica azione di classe. Il processo può essere attivato da ciascun soggetto danneggiato, da più soggetti o anche da associazioni di consumatori, o comitati costituiti.
Si tratta di uno strumento di tutela collettiva risarcitoria idoneo ad ottenere il risarcimento del danno subito da in gruppo di cittadini a causa dell’illecito seriale prodotto da un soggetto professionale.
Ma per fare ciò abbiamo la necessità di raccogliere più adesioni possibili da parte di tutti quelli che ritengono di aver subito un torto o un abuso e quindi un danno da Ryanair.
Per cui se volete aderire inviate i vostri dati anagrafici, residenza e recapito nella casella postale del sottoscritto o della valledeitempli.net e sarete successivamente contattati.
Abbiamo, intenzione, con l’editore, di sollevare un caso anche mediatico, se si rendesse necessario, ma soprattutto di investire della questione gli organi competenti e primo tra tutti il Dipartimento dei Trasporti e tutti coloro che a vario titolo hanno competenza sulla questione.
Questo abuso deve finire!!!!!!
Colgo l’occasione per porgere gli auguri di una Santa Pasqua a tutti i lettori.
Cordialmente
Avv. Giuseppe Aiello
cell. 3389622713
Eventuali adesioni, possono essere inviate anche ai seguenti indirizzi:
Editore: Gian Joseph Morici
E-mail gianjosephmorici@virgilio.it
Redazione: redazionevalledeitempli@virgilio.it
nemmeno in Svezia la posta & le banche non accettano i doc. sopra & si rifiutano di parlare al tel con l’ambasciata italiana che glielo vuole spiegare, quindi c’è da lavorare x q miglioramento anche x gli italiani all’estero.
In bocca al lupo Avvocato;
faccio il tifo per lei. Non ho mai avuto questo problema ma la Ryan-Air deve piantarla con questa arroganza e totale disprezzo per le nostre leggi.
Convengo che non si possa usare la patente all’estero, ma nei voli interni dev’essere la legge italiana a prevalere. Se a questa società non va bene, lasci pure i nostri cieli e faccia il suo business altrove.
credo che l’avvocato Aiello su Raynayr abbia proprio ragione se in Italia la patente di guida è un documento di riconoscimento la compagnia si deve adeguare alle leggi Italiane per volare nel territorio Italiano ma purtroppo in Italia subiamo dei sorprusi e malefatte da compagnie straniere che vengono a fare business spero che questa storia se portata avanti a livello nazionale faccia cambiare qualcosa per i cittadini Italiani una compagnia straniera ripeto si dovrebbe adeguare alle leggi Italiane.(E vergognoso che ciò non avvenga)
ho letto con molto interesse l’articolo, e colgo l’occasione per sapere se esiste una e-mail della RyanAir e se in Italia ci sono delle sedi; non posso dilungarmi, ma a seguito di un ritardo nel consegnarmi il bagaglio che avevo imbarcato (da torino a bari sono occorsi 4 giorni per prenderne possesso, sebbene già il giorno dopo era noto che era semplicemente rimasto a Torino), ho inviato una raccomA/R all’indirizzo di Ryan Air a Settimo Tor.se e con mio disappunto mi è tornata indietro con la dicitura “Ryan Air non ha uffici a Settimo Tor.se”; da altri forum avevo già visto che l’altro indirizzo in Italia era a Lamezia Terme (sede non più esistente).
potete aiutarmi in tal senso? sapete se esiste una mail dove scrivere e una sede italiana dove mandare la Racc o devo scrivere direttamente alla sede di Dublino?
grazie infinite per l’aiuto che potrete fornirmi
Il giorno 17 all’aeroporto di Bergamo mi è stato impedito di imbarcarmi per Siviglia (Spagna) con la tessera ministeriale mod. AT, che è equiparato alla Carta di identità.
Sono stato costretto a rimanere in aeroporto e la mattina successiva il Comune di Orio del Serio, anche se sono siciliano, mi ha rilasciato una carta di identità nuova (e meno male).
Ho dovuto acquistare un biglietto per Madrid (il prossimo volo per Siviglia era giorno 8 luglio) e dopo aver percorso 600 Km in macchina ho raggiunto mia figlia a Siviglia.
La Ryanair non potrebbe certamente decidere quale sono i documenti validi ad identificare un cittadino Italiano, questo spetta allo Stato.
E’ evidente che la Ryanair se ne infischia di applicare il trattato di Maastricht del 1992 riguardante la libertà di circolazione e soggiorno delle persone all’interno dell’UE che costituisce la pietra angolare della cittadinanza dell’Unione e non conosce o fa finta di non conoscere gli accordi di Schengen (direttiva 2004/38/CE) relativa al diritto dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nell’UE.
E poi ci scandalizziamo se i paesi confinanti con l’Italia chiudono le frontiere per impedire l’ingresso dei clandestini.