Ieri sera, in orario poco canonico come si conviene a chi per una cosa o mille altre passa la vita a correre per non lasciarsi dietro niente, in primis sé stesso, ho finalmente incontrato Cinzia Mammoliti. Dovrei virgolettare incontrato perché una telefonata non è esattamente un incontro, ma non lo farò. E non perché Cinzia ho avuto telefonicamente anche modo di conoscerla ed apprezzarla, ma perché persone limpide, coerenti e professionali come lei possono incontrarsi e riconoscersi qualunque sia il mezzo con il quale si esprimono. E la sua professionalità ed esperienza Cinzia Mammoliti, laureata in Giurisprudenza con specializzazione in Criminologia, maturata grazie anche alle numerose collaborazioni con gli assessorati alle Pari Opportunità del Nord e Centro Italia per la prevenzione di violenza psicologica, manipolazione relazionale, stalking e mobbing, la spende tutta e senza riserve nella sua ultima pubblicazione, I serial killer dell’anima.
In tutte le librerie dal 22 febbraio, I serial killer dell’anima è una guida a carattere divulgativo che affronta con stile chiaro e diretto un argomento ancora poco dibattuto, e aggiungerei spesso sottovalutato, in Italia, fornendo strumenti e consigli per combattere e difendersi dalla violenza psicologica. Una guida dunque per acquisire consapevolezza, riconoscere i potenziali nemici e difendersi, evitandoli, individuando per tempo le principali dinamiche relazionali perverse. Un valido ausilio per evitare di restare invischiati o di tornare a farlo in una relazione negativa con persone il cui unico scopo è umiliare e abusare psicologicamente, che si nutrono di dolore e potere. Un piccolo grande strumento per imparare ad evitare una grande sofferenza.
Ma qualcosa in più ho voluto chiederlo direttamente a lei.
D.: Chi sono i serial killer dell’anima e perché un titolo così forte?
R.: I serial killer dell’anima sono veri e propri criminali seriali che feriscono le vittime che scelgono attentando alle loro strutture identitarie e minando alla base la loro autostima.
D.: Hanno dei tratti comuni ? Sono facilmente riconoscibili ?
R.: Non sono facilmente riconoscibili poiché sono camaleontici e indossano differenti maschere a seconda delle persone che incontrano e sulle quali decidono di accanirsi.
D.: Cosa li distingue da altre tipologie di uomini violenti ?
R.: Rispetto ad altre tipologie di uomini violenti sono più subdoli e meno identificabili poiché tendono a non lasciare tracce visibili servendosi di sistemi di offesa più viscidi quali l’umiliazione, lo svilimento, la denigrazione e la comunicazione contraddittoria.
D.: Che tipo di vittime scelgono ?
R.: Chiunque può diventare vittima di un manipolatore purché abbia un punto debole. Poiché tutti ne abbiamo, siamo tutti potenzialmente a rischio
D.: Come riescono a circuirle ?
R.: Per circuirle usano tutti i mezzi che possiedono : adulazione, lusinghe, promesse; nella fase della seduzione danno sempre il meglio di sé ma tutto è finalizzato a farle cadere in trappola per poi poterne liberamente abusare.
D.: Esistono serial killer dell’anima al femminile?
R.: Si esistono serial killer dell’ anima al femminile e le tecniche usate dalle donne sono ancora più sofisticate e meno riconoscibili.
D.: Ci si può difendere da loro? E se sì come?
R.: Ci si può difendere da loro fintanto che non si è seriamente coinvolti ma una volta che il coinvolgimento è totale l’unica via di salvezza è la fuga.
D.: Cosa consiglieresti ad una donna o ad un uomo che si senta oggetto di manipolazione o di violenza psicologica o che, seppure in maniera indefinibile, ne avverta il peso e il malessere?
R.: Innanzitutto di comprare il mio libro. Scherzo. Anche se conoscere è sempre importante. Parlarne, aprirsi, confidarsi prima, confrontarsi. Poi accettare la necessità, dove necessario, di chiedere aiuto in un centro specializzato. Spesso una vittima non consapevole può anche riuscire da sola a liberarsi, ma, non avendo contezza di ciò che le è accaduto e delle motivazioni che la hanno indotta a lasciarsi soggiogare, finisce per ricadere nella trappola. Dello stesso aguzzino se l’illusione di poterlo cambiare diventa più forte delle ferite, di un altro se quelle porte dalle quali è entrato il primo restano inconsapevolmente aperte.
Cinzia Mammoliti, classe 1967, laureata in Giurisprudenza con specializzazione in Criminologia, dopo aver lavorato per anni sul trattamento della devianza e della criminalità minorile in ambito educativo, si occupa attualmente di Alta Formazione per strutture pubbliche e private. È responsabile della progettazione ed erogazione di corsi in ambito criminologico con il Gruppo EBA (Agenzia di sicurezza) e con Di Donna Investigazioni per Forze dell’Ordine, investigatori privati, addetti alla sicurezza, operatori del settore sanitario e di Sportelli antiviolenza. Collabora con numerosi assessorati alle Pari Opportunità del Nord e Centro Italia per la prevenzione di violenza psicologica, manipolazione relazionale, stalking e mobbing. Inoltre, è docente di Psicologia per la Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno e formatrice e consulente in materia di comunicazione strategica e gestione dei conflitti per numerosi Comandi di Polizia locale presenti sul territorio.
L’autrice da diversi anni fornisce consulenza sull’argomento trattato. Per fissare un appuntamento potete contattarla all’indirizzo e-mail: cinziamammoliti@hotmail.com
“I serial killer dell’anima” è in tutte le librerie dal 22 febbraio, edito e distribuito da Edizioni Sonda, formato 13×21, 144 pag, prezzo € 12,50.
veramente interessante. e xche manipolano ? intervista x radio iniversita svedese? mi trova su facebook 🙂
e quelli che riescono cambiare comportamento migliorando come ci arrivano ?