“E‘ trascorso quasi un anno – scrive l’Arch. Alfonso Cimino – da quando il Presidente La Mendola, eletto al Consiglio Nazionale degli Architetti, dimettendosi ha consentito il mio ingresso al Consiglio dell’Ordine degli Architetti, quale primo dei non eletti.
Nel corso di questo anno – avendo partecipato a tutti i Consigli dell’Ordine o, quando richiesto, ai cda della Fondazione AMF, ma anche a tutte le iniziative e/o manifestazioni – ho lavorato con grande sinergia insieme a tutti i componenti del Consiglio dell’Ordine ed al Presidente Fiaccabrino, nonostante vari momenti di democratico dissenso, ritengo del tutto costruttivi.
Per quanto mi è dato di cogliere, rispetto al lavoro svolto, non è mai emersa alcuna esigenza di una rotazione dei vertici istituzionali dell’Ordine, né da parte dei Consiglieri, né da parte dei Colleghi iscritti.
In riferimento all’avvicendamento delle cariche elettive presso il Consiglio dell’Ordine degli Architetti di Agrigento – continua Cimino -, avvenuto nella riunione del 13/02/2012, pur manifestando i migliori Auguri, di un sereno e proficuo lavoro, al nuovo Presidente ed al nuovo Vice Presidente dell’Ordine, con lo spirito di collaborazione che ha sempre contraddistinto, anche per dovere, lo scrivente in un anno da Consigliere di questo Ordine Professionale, devo però puntualizzare, per dovere di cronaca e per rispetto della democrazia delle idee, che tale avvicendamento non è stato condiviso in modo unanime nella sopradetta seduta di Consiglio, dove lo scrivente ha espressamente votato contro le dimissioni del Presidente Fiaccabrino e si è astenuto nella votazione del nuovo Presidente dell’Ordine e del nuovo Vice Presidente dell’Ordine, ritenendolo ingiustificato ed immotivato, fra l’altro, poiché in un momento di crisi economica e professionale non è l’avvicendamento di cariche elettive il tema più importante da affrontare all’interno di un Ordine Professionale.