Mentre si sperimentano designazioni tra i partiti politici, manca poco più di un mese alla presentazione delle candidature. I partiti si guardano bene dal proporre loro iscritti visto che qualsiasi sondaggio sconsiglia di esprimere candidati militanti.
Analizzando il quadro, anche senza troppa attenzione, ci si accorge che ben poco e mutato dai mesi precedenti.
I candidati dichiarati sono l’avv. Arnone e l’avv. Zambuto.
Il PDL consuma il congresso provinciale, ma nulla sul fronte delle amministrative.
SEL e IDV, silenzio.
La coalizione MPA, PD, FLI ha espresso per voce dell’On. Di Mauro la candidatura dell’Avv. Grillo, Forza del Sud la rilancia durante il congresso del PDL, invitando le forze politiche moderate a convergere.
È chiara l’esclusione del PD.
L’onorevole Cimino proietta un chiaro segnale nel voler ricostruire la grande alleanza dei moderati, iniziativa promossa dall’on. Miccichè in ambito regionale, e proposta in loco dal suo delfino.
Ma tra tutti questi tatticismi che c’azzecca Agrigento, i suoi bisogni, le sue emergenze?
Nulla.
La candidatura dell’avv. Grillo, eminente professionista, è stata proposta perché il profilo è compatibile con il leitmotiv degli ultimi tempi: il candidato deve appartenere alla società civile, deve essere più o meno affermato, non deve avere carichi pendenti con la Legge.
Adesso i partiti si preoccuperanno di organizzare qualche lista civica e una squadra di assessori.
La storia si ripete: candidature preconfezionate a tavolino.
Che fine fanno gli interessi del cittadino, le visioni di sviluppo, la programmazione?
Al macero.
Per quanto ci riguarda, è trascorso un anno dalla prima riunione tra un piccolo gruppo di persone dal quale è gemmato il movimento per l’etica e la solidarietà in politica, poi condensato in “Èpolis”.
Dai primi di dicembre ci siamo preoccupati di organizzare assemblee, incontri, esposizioni pubbliche e mediatiche, iniziative politiche e formative.
Siamo stati osservati, avvicinati, perfino lusingati dalla comunità politica.
In questo giorno, la riflessione che faccio a me stesso e vi partecipo è molto semplice: le regole del gioco sono cambiate, il sistema politico tradizionale è in evidente crisi.
Credo che stiamo transitando inconsapevolmente verso la terza repubblica, non è chiaro se il passaggio è un inesorabile evoluzione (o involuzione) politica, né bene si riescono a distinguere gli attori, ammesso che ce ne siano, quasi a immaginare una deriva inconsapevole e ormai non più controllabile del sistema politico verso un’apoptosi predestinata.
In questo contesto il nostro movimento si pone in chiave di assoluta modernità politica.
La sua natura originale è declinata da un’assoluta autonomia ideologica e rispettosa, comunque, del principio costituzionale delle organizzazioni politiche.
Sono risoluto nell’affermare, in piena convinzione, che i principi fondanti del movimento sono immutati e solidi e su questo solco intendo richiamare me per primo e tutti voi, perché ci si muova d’ora in avanti con maggiore lucidità, tenacia, determinazione e fiducia in noi stessi.
L’omologazione ad un sistema organizzato di natura partitica non è il nostro progetto e non lo sarà, il nostro obiettivo è quello di aggregare quante più realtà civiche, organizzate in liste o in singoli movimenti di supporto.
Confido che questa nostra determinazione sia ben accolta dalla politica tradizionale e ci rendiamo disponibili, nei tempi e nei modi adeguati, a farci carico di questo metodo di discontinuità, cercando di aggregare uomini e donne volenterosi e impegnati, per condividere, con la più vasta inclusione, la futura amministrazione di questa città.
Vi invito, assieme a me stesso, a non indugiare oltre, ponendo davanti ad ognuno di noi come filtro per le future azioni e decisioni, il rispetto della dignità della persona umana, i più alti valori morali e la rettitudine.
Auspico l’adesione alla nostra lista civica di quanti più possibile, il sostegno determinato ai candidati e l’azione di proselitismo.
Vi chiedo di sostenere insieme a me la candidatura alla carica di sindaco della città di Agrigento dell’avvocato Salvatore Pennica, uomo giusto, quale espressione univoca e compatta del movimento Èpolis.
Paolo Minacori
Portavoce Èpolis
Non lascio un commento in riferimento alla vicenda Epolis e il suo candidato alla carica di Primo cittadino, ma per dare uno spunto ai programmi di tutti i candidati.Attenzione però, perchè sto per suggerire qualcosa di veramente proibitivo per un normale sindaco, e che solo la venuta di Papa Giovanni Paolo II nella nostra città ha potuto spingere a realizzare. A cosa mi riferisco ? Alle STRADE della nostra città! Fanno schifo, sono piene di buche ,avvallamenti, di radici degli alberi che fuoriescono.Lo so,sfondo una porta aperta, e sembrerò banale e scontato, ma oltre quella porta in questa città non c’è nulla, e sfido chiunque a dire che non è così. Ciò che nel mondo è normale da noi è fantascienza, ed il semplice e razionale da noi non esiste.
Cosa chiede l’agrigentino al futuro Sindaco?
Poter andare al mare senza farsi venire il vomito per quel che galleggia e non aver i cerchi della macchina quadrati a causa del manto dissestato!
Chiedo troppo?
non mi pare