In occasione dell’incontro con il Ministro per lo Sviluppo economico Corrado Passera – odiernamente svoltosi con i deputati delle Commissioni Industria, Ricerca, Energia e Commercio del Parlamento Europeo – l’On. Salvatore Iacolino é intervenuto – in qualità di relatore in Commissione INTA – per il dossier su “Un’Europa efficiente sotto il profilo delle risorse” – affermando che “la StrategiaEuropa2020 inmateria di efficienza energetica apre grandi possibilità per la crescita economica, l’innovazione tecnologica e l’incremento dell’occupazione nel settore della cosiddetta tecnologia verde solo se i Comuni sapranno sfruttare gli strumenti a loro disposizione”.
“Il nostro Paese deve puntare sulla riduzione della dipendenza energetica dall’estero attraverso la diversificazione delle fonti, il potenziamento di infrastrutture, la realizzazione di in un sistema di smart grids (rete di informazione) collegate al grande spazio euromediterraneo e di una politica di investimenti che favorisca concretamente efficienza e risparmio dei consumi per cittadini e piccole e medie imprese nei settori residenziale e industriale”, afferma l’on Iacolino.
“Occorre incoraggiare – sia nel processo di revisione della direttiva 2006/32/CE all’esame del Parlamento Europeo che attraverso il loro adattamento – i programmi di assistenza finanziaria (ELENA, JESSICA, Fondo europeo per l’efficienza energetica e Fondi strutturali) messi a disposizione dall’UE per consentire alle autorità locali e regionali di sviluppare appieno il proprio potenziale in materia di investimenti nel campo dell’energia sostenibile. L’esperienza del “Patto dei sindaci” va estesa, rafforzata e stimolata per riaffermare la centralità degli enti locali nella sfida della sostenibilità anche attraverso l’utilizzo dei fondi strutturali Fesr Sicilia 2007-2013 inambito energetico. Il Governo italiano – ha assicurato il ministro Passera – è impegnato a combattere inefficienze e ritardi nella gestione dei programmi da parte delle Regioni ad Obiettivo Convergenza.
E’disarmante – conclude Iacolino – che sui circa 800 milioni di euro a disposizione in tale comparto,la RegioneSicilianaabbia speso sul Fondo di Sviluppo Fesr 2007/2013 il 4,04%, privando Comuni e piccole e medie imprese di uno strumento essenziale per garantire crescita sostenibile e la riduzione dei consumi energetici che costano – al complesso degli Enti che fanno capo alla Regione – circa 250 milioni di euro annui”.