L’Italia dei Valori di Brindisi – dichiarano il responsabile provinciale ambiente Elio Lanzillotti e il coordinatore provinciale Lorenzo Caiolo -, in merito alla vicenda della messa in funzione dell’impianto di depurazione di Carovigno con relativo scarico giornaliero di circa 3000 metri cubi di acqua nel canale reale e quindi nella Riserva di Torre Guaceto, esprime sdegno e preoccupazione per gli irrimediabili danni che tale azione produrrà ad un bene prezioso quale la Riserva terrestre e marina di Torre Guaceto.
L’impianto di depurazione circondariale (indispensabilissimo) di Carovigno, S.Vito dei Normanni . S.Michele Salentino è una di quelle opere infinitamente folli, frutto della mala politica: iniziato 30 anni fa ed ancora non finito(!!!) con costi dieci volte superiori a quelli previsti.
Ancora oggi manca la linea fanghi ed un’adeguata condotta sottomarina che eviti lo scarico in Torre Guaceto.
Ebbene, anziché denunciare e mandare in galera i responsabili tecnici e politici di questo disastro, l’assessore regionale Amati, la Provincia di Brindisi ed il Sindaco di Carovigno, contro il parere del Ministero dell’ambiente e dell’Arpa Puglia, premono perché l’Acquedotto pugliese attivi l’impianto, scaricando di fatto l’acqua depurata nell’Oasi.
IDV Brindisi ribadisce ai soggetti responsabili della procedura , ed informa i cittadini , che mettere in funzione l’impianto di depurazione così come si propone, si configurerebbe come vero e proprio reato!
Infatti:
• La legge nazionale 394/91’art.19 comma tre vieta tale intervento.
• La normativa europea relativa ai siti di interesse comunitario vieta tale intervento
• La mancanza di una valutazione d’incidenza ambientale rende tecnicamente irresponsabile tale intervento.
• A maggio 2011 La comunità europea, con procedura di infrazione n.3272-2011, ha invitato la Repubblica Italiana a porre fine immediatamente alla violazione della direttiva CEE 91/271 inerente lo scarico di acque di depurazione in aree sensibili posta in essere nei comuni di Latiano, Mesagne e Francavilla Fontana, perché i loro impianti di depurazione scaricano proprio in Torre Guaceto. Come risposta a questo grave invito, otto mesi dopo, anziché procedere con urgenza alla soluzione del problema anche per quei paesi …..i citati amministratori vanno ad aggiungere in elenco: Carovigno, S. Vito dei Normanni e S.Michele Salentino.
IDV Brindisi ritiene siano percorribili, in brevissimo tempo, strade alternative che consentano la messa in funzione dell’impianto di depurazione di Carovigno. Infatti si può realizzare un impianto di fitodepurazione a valle del Canale Reale ed il prolungamento fino alla profondità di trenta metri della condotta sottomarina.
IDV Brindisi – concludono i due esponenti del partito – invita i propri iscritti ed i cittadini dell’intera provincia alla mobilitazione ed impegna i propri rappresentanti istituzionali a porre in essere quanto in loro potere per evitare lo scempio dell’immenso patrimonio ambientale che Torre Guaceto rappresenta.