“D: Nei giorni scorsi è emerso il “caso” di cani malati, in degenza all’interno del locale al “Mercato Coperto” (leggi l’articolo). Cosa può dirci in merito?
R: “Per la convenzione che il comune di Aragona ha fatto con la LIDA, con il Ministero della Salute etc. etc. dunque, in ottemperanza a questo protocollo noi abbiamo dato in comodato d’uso dei Locali che servivano essenzialmente per la custodia di tutto il materiale occorrente alla gestione della struttura leggera. Va precisato che si è proceduto alla sterilizzazione di tutti i cani di questa struttura leggera (c/da Zoira ndr). Per cui per obbligo sanitario tutti i cani che sono stati sottoposti a sterilizzazione, dopo l’intervento devono obbligatoriamente essere gestiti ed hanno bisogno di un vero e proprio periodo di convalescenza in un ambiente chiuso. Così è stato per tutti i cani che sono stati sterilizzati. Nonostante le difficoltà economiche dell’ente si è proceduto anche a questa fase di sterilizzazione di tutti questi cani. Quindi questi locali sono serviti anche a questo. I rappresentanti della Lida si sono occupati della gestione in degenza di questi cani dopo la sterilizzazione. Recentemente, cosa che io non sapevo – sono stati lì curati alcuni cani che avevano delle patologie specifiche e per qualche giorno sono stati tenuti lì in quegli ambienti. Adesso, sono stati trasferiti dopo le cure e sono in trattamento farmacologico e dermatologico in un settore, in una parte apposita della struttura leggera. Devo ritenere che, alla luce anche di queste informazioni che sto dando, spesso, a prescindere dalla volontà di tutte le parti vengono fuori delle notizie o delle informazioni dove prevale soprattutto l’aspetto scandalistico che in realtà poi non esiste perché alla luce di quello che ho detto non viene fuori che i locali sono stati utilizzati anche per la degenza obbligatoria dei cani.
D: Cure di pochi giorni?
R: Sì delle cure particolari e già sono stati trasferiti (nella struttura leggera – ndr).
D: I locali li avete dati voi? Sono locali comunali o privati?
R: Si tratta di locali comunali che sono stati dati soprattutto per tutto il materiale occorrente che serviva anche in prefase di realizzazione del canile (di c/da Zoira – ndr). C’era depositato tutto il materiale che i volontari animalisti si erano impegnati a dare per la realizzazione più il mangime, le crocchette, le pedane e tutta una serie di materiali. Quindi questo prevedeva l’accordo che avevamo stipulato.
D: I locali che sono stati utilizzati dalla LIDA (“Mercato Coperto”), sono stati utilizzati da loro impropriamente o sono stati consegnati dal comune?
R: I locali sono stati consegnati con quella formula e con quella finalità. Dopo di che siccome poi la cura e la gestione diretta dei cani è in capo alla LIDA, per questo c’è questo protocollo d’intesa, loro, come dire, hanno utilizzato i locali per queste necessità per cui le responsabilità dell’amministrazione …
D: Voi non lo sapevate, non avevate autorizzato nulla?
R: devo dire che per me è stata una sorpresa perché in questo protocollo … noi agiamo per rispetto a un protocollo…
D: quando sono state effettuate le sterilizzazioni è stato acconsentito l’utilizzo di quel locale per i cani in cura e degenza?
R: io non lo so, voglio dire.., ecco quando parlo della separazione dei ruoli. Sapevo che è obbligatorio ed era utile fare queste sterilizzazioni per evitare l’aumento dei cani etc. etc. Abbiamo concordato poi con S. Elisabetta e l’Unione dei Comuni di fare le sterilizzazioni, con anche l’apporto dell’ASP. Dopo di che, ovviamente, credo che sia stata una scelta dei collaboratori della LIDA utilizzare i locali per la degenza dei cani. E, comunque, dei locali si dovevano trovare per la degenza dei cani.
D: Abbiamo capito che dei locali si dovevano trovare per la degenza dei cani, però, quei locali sotto il Mercato alimentare non è che fossero proprio il massimo..
R: E quali altri comuni (locali? – ndr), questi locali abbiamo dato alla LIDA non è che..
D: Voi avete dato questi locali per depositare materiali e mangimi per i cani. Se si trovano dei cani le ipotesi sono 2: gli è stato consentito o verbalmente o per iscritto; oppure lo hanno fatto di loro iniziativa senza alcun permesso. Come è andata?
R: L’amministrazione non ha dato nessun input per queste cose.
D: Che lei sappia neppure i caposettore o altri dirigenti hanno dato autorizzazioni, input o permessi?
R: Non lo so, nello specifico questo lo potrà dire il caposettore. Io con l’ASP abbiamo preso l’impegno – che abbiamo rispettato – delle sterilizzazioni. A seguito delle sterilizzazioni ci vuole di un periodo di degenza, ma non mi pare […] so che i cani adesso sono stati trasferiti nella struttura temporanea in un box dedicato esclusivamente a loro.
D:A seguito della presa d’atto di questa situazione, è intervenuta qualche autorità per controllare – nell’ambito delle proprie competenze?
R: credo che sia intervenuto l’ufficio. Ieri sono stato chiamato dal caposettore Bellanca e dai carabinieri che hanno appreso tutto l’intero iter, tutta la vicenda dei cani che sono in custodia al comune. Hanno preso atto di tutto il lungo iter e di tutti i gravosi impegni che l’amministrazione si è assunta. Periodicamente noi abbiamo ricevuto dei controlli su tutte le cose nelle varie fasi da parte dell’ASP e da parte dei NAS e da parte dei Carabinieri. Quindi, dico, che i controlli che vengono effettuati che ben vengano perché possiamo sempre dimostrare con l’operato ciò che riusciamo a fare, e nelle condizioni in cui lo facciamo.
D: Dove sono ricoverati i cani con leshmaniosi, ehlichia canis, rckettsia conori?
R: credo che si trovino in c/da Zoira. Un altro discorso che va estremamente sottolineato, è che questa forma di patologia dermatologica (riferendosi alla rogna demodettica ndr) non è trasferibile ne ad altri animali e ne agli uomini. Quindi, da questo punto di vista si è creato un allarmismo che è fuori luogo dal punto di vista dell’informazione.
D: Il protocollo d’intesa prevedeva una convenzione tra l’ente e un veterinario – come mai attualmente nessuna convenzione è attiva, visto che si ha a che fare con circa 120 cani?
R: Il protocollo d’intesa prevedeva tantissime cose, tra cui la realizzazione e la gestione della struttura che ha richiesto notevolissimi sforzi. Io vorrei ricordare il notevole impegno di risorse economiche, umane e realizzative che tutto ciò ha impiegato. Dopo di che noi non abbiamo avuto le ulteriori risorse economiche per completare e garantire al meglio la cura e la gestione dei cani. Tant’è che in maniera molto corretta e trasparente ho inviato una nota all’assessorato regionale e soprattutto al Ministero della Salute per informare che il comune si trovava in una situazione di estrema criticità economica, tant’è che alcune mensilità degli impiegati sono poi state pagate con notevole ritardo. E questa nota che voleva essere, come dire, la segnalazione della nostra criticità, è stata invece interpretata in maniera al solito strumentale e scandalosa, come se il comune non volesse ottemperare ai propri obblighi. E in virtù di questo per informazioni distorte abbiamo ricevuto la visita dei NAS, che ha avuto un esito di conferma della totale regolarità della struttura. Anche qui a volte non si vuole far passare il messaggio che il comune non ha tutte quelle risorse finanziarie per garantire al meglio la totale e complessiva gestione della struttura e dei cani. Se non riusciamo più a garantire altre piccole forme, poi quello diventa lo scandalo, ma se noi non abbiamo nel mese di dicembre 2011neppure i soldi per evitare di sforare il patto di stabilità, per le cose essenziali… Ora stiamo provvedendo alle spese di prima necessità con l’apertura dell’esercizio finanziario. Ecco poi passa la notizia semplicemente “I cani non sono curati”. Ma perché i cani non sono curati, perché manca a volte anche il minimo di disponibilità di risorse finanziarie…
D: Il consigliere Duccio Cipolla, nel corso di un’intervista disse: “So e l’ho potuto vedere che per questa struttura temporanea c’è un contratto di comodato d’uso, secondo me assurdo, poiché, è la prima volta che mi capita di leggere un contratto di comodato d’uso della durata di 1 anno con una penale di 10 € al giorno, per ogni giorno in più di utilizzo del canile stesso. Credo e mi sembra che si stia parlando di astrologia”. Il comodato d’uso “gratuito per 1 anno scadeva a novembre 2011 e i cani sono stati portati nella struttura leggera a settembre/ottobre 2011. Da dicembre 2011, il comune si è trovato a versare 10€ al giorno, ai proprietari del fondo. Cosa può dirci al riguardo?
R: Il contratto è normale, cioè, che per 1 anno il proprietario c’è lo da in comodato d’uso. Siccome qual è la discussione, che questa non è una struttura definitiva. Questa è una struttura temporanea che ha delle autorizzazioni particolari per la temporaneità, la cui finalità era quella di smantellare la situazione di contrada Tuberio e garantire una migliore vivibilità dei cani nell’attesa dei trasferimenti e delle adozioni. Cosa che sta avvenendo. Non va vista in un’ottica di permanenza e realizzazione definitiva.
D: Parliamo di un comodato d’uso gratuito per 1 anno, ma poi l’anno è scattato a due mesi dall’inizio dell’utilizzo (i cani vi sono stati portati a ottobre), quindi potremmo parlare sin da subito di affitto. Se questa situazione si protraesse per 4-5 anni sarebbero quasi 15.000€…
R: No, l’obiettivo è quello di azzerarlo nel più breve tempo possibile.
D: Nel protocollo d’intesa firmato tra comune e associazioni, è riportato che farmaci e cure dei cani, sono a carico del comune…
R: Ho avuto modo di dire che il sottoscritto nel mese di settembre ha inviato al ministero e agli altri organi più di una nota, illustrando la situazione di criticità dell’ente, ma non è stato colto quello che volevamo dire: soldi per i cittadini non c’è ne sono, come li troviamo per i cani? Quindi non possiamo continuare a garantirvi… Questo significava la richiesta di aiuti da parte del Ministero e dell’assessorato. In tutta questa vicenda noi a fronte delle richieste di finanziamento che abbiamo fatto, il ministero alla salute e l’assessorato, 1€ non c’è l’hanno dato. Quindi tutte queste sono state delle spese a carico del comune di Aragona. Quel passaggio della lettera che ho fatto è stato volutamente e strumentalmente mal interpretato perché si pensava che il comune volesse scrollarsi dai propri obblighi. In realtà era una richiesta dovuta al fatto che avevamo esaurito tutti i fondi e non riuscivamo più a pagare gli stipendi. Se tutto questo non è tenuto in considerazione, è chiaro che prevale l’aspetto scandalistico: “Non li curano…etc.”.
D: “Ad Aragona non è mai stata attivata un’organizzazione sulla legge 15/2000 cioè quella che riguarda l’istituzione dell’anagrafe canina per la tutela degli animali e la prevenzione del randagismo, perché il Comune è sprovvisto di un canile e di un ambulatorio per le cure degli animali”. Questo dichiarò il Comandante Miccichè nell’ottobre 2010. Oggi come stanno adesso le cose, cosa è stato fatto?
R: Il fenomeno si era concentrato in c/da Tuberio, e occorre focalizzare bene. C’è stato un soggetto particolare, la Gueli Ninfa che si è prestata, in maniera anomala ed eclatante, a raccogliere i cani. Dobbiamo anche sottolineare che c’è anche un forte senso di irresponsabilità di gente che anziché prendersi cura dei loro cani e crescerli in questo soggetto (Gueli Ninfa) trova poi il recettore finale di questo andazzo. Va sottolineato il fatto di una totale deresponsabilizzazione di gente che poi alla fine scaricano su una struttura a suo tempo abusiva. Quindi l’impegno del comune si è essenzialmente concentrato sullo smantellamento di questa situazione eclatante e sulla realizzazione di questa struttura leggera di c/da Zoira. Visto le risorse che abbiamo avuto e che abbiamo dovuto investire. Una volta che porteremo, come è avviata, a normalità questa situazione cercheremo di concentrarci sull’aspetto dell’anagrafe canina e di incominciare a lavorare anche a livello di prevenzione e di rispetto delle regole…”
A prescindere dunque dai doveri della Pubblica Amministrazione, non v’è dubbio che nella vicenda dei cani di Aragona, una maggiore sensibilità, cultura ed educazione dei cittadini, potrebbe aiutare a risolvere in gran parte un problema che, oltre ad spetti etici, riveste carattere economico in danno dell’intera collettività. Intanto, va sottolineato come tra ieri e oggi circa 30 cani hanno lasciato la struttura provvisoria, destinati alle adozioni.
Totò Castellana
Sono stati trasferiti perche guariti o perche scoperti.
Caro direttore,
vorrei ricordare al sig. Sindaco di Aragona, dott. Tedesco, che recentemente la Regione Sicilia ha messo a disposizione dei comuni attraverso un Suo bando un fondo regionale, rendendo disponibili per ciascun comune sino ad € 100.000,00 per la realizzare o la messa in sicurezza di ricoveri per cani randagi.
Il nostro Sindaco e la propria giunta al potere, dunque, se volesse potrebbe attingere da detti fondi se pur ne facesse richiesta e sperando che ne abbia conoscenza.
Cordialità.
Duccio Cipolla
Da una lettura attenta di questa intervista emerge NUOVAMENTE un aspetto del caso dei cani di Aragona che trasse me ed altri in errore e ci fece pensare che i cani del lager di contrada Tuberio fossero gestiti dall’Associazione Lida. Adesso nuovamente nelle risposte del Sindaco emerge la stessa cosa e precisamente quando afferma:
“I locali sono stati consegnati con quella formula e con quella finalità. Dopo di che siccome poi la cura e la gestione diretta dei cani è in capo alla LIDA, per questo c’è questo protocollo d’intesa, loro, come dire, hanno utilizzato i locali per queste necessità per cui le responsabilità dell’amministrazione … ”
e ancora andando avanti il Sindaco nuovamente afferma:
” omissis…credo che sia stata una scelta dei collaboratori della LIDA utilizzare i locali per la degenza dei cani. E, comunque, dei locali si dovevano trovare per la degenza dei cani.”
Dalle risposte del Sindaco anche a seguire emerge che la scelta di mettere i cani malati in quei locali fosse stata una decisione della Lida e che lui sapeva che dovevano andarci in degenza i cani sterilizzati.
Consentite di porre una domanda: ma i cani dove sono sono stati sterilizzzati? non potevano restare nello stesso posto anche per la degenza?
Pongo questa domanda perchè a mio parere nei due video postati su questo Quotidiano emergono gravissime carenze igieniche sia nei locali del mercato al chiuso sia nei locali dei servizi igienici della Villa Comunale e addirittura si può ascoltare nella registrazione del video che mentre giravano il video non si poteva respirare a causa della forte puzza. Le deiezioni che erano per terra certamente erano un segnale inequivocabile che si trattava di più giorni di mancata pulizia.
Vi sono evidenti responsabilità e come dice il Direttore Morici, non spetta a noi attribuirle, ma qualche dubbio possiamo manifestarlo. Che le condizioni dei cani di Aragona siano state sempre pessime non vi è dubbio ma che in più occasioni quelle condizioni si siano volute mostrare solo nei loro aspetti peggiori e volutamente, è evidente ed è stato anche dichiarato.
Altra domanda: se i cani affetti da rogna rossa ed altre malattie adesso sono stati portati nella struttura leggera perchè ciò non è stato fatto prima?
E adesso chi ha autorizzato il loro trasferimento?
Quali interventi dell’asl vi sono stati sia nel mercato al chiuso sia nei servizi igienici della Villa Comunale?
Nei video si vede il Presidente delal Lida Aragona prendere un cane e d epositarlo nel cofano di una Panda e dichiara che quel cane era guarito senza medicinali, spero di aver sentito bene.
E se era già guarito che ci faceva insieme agli altri cani malati fino a quel momento?
Il funzionario del Comune delegato al Randagismo quale ruolo e quali responsabilità ha avuto in tutta questa assurda storia??
L’Associazione Nazionale Lida è a conoscenza che una piccola sezione siciliana è in questa situazione dalla quale non riesce a venirne fuori?
Gli altri iscritti locali della LIDA E QUELLI DELLE PROVINCE VICINE dove sono?
Perchè Mery è la sola volontaria che va tutti i giorni in quel canile a parecchia distanza del centro abitato e poi in un luogo piuttosto isolato dove potrebbe correre dei rischi?
RELATIVAMENTE AL BANDO PER AVERE IL CONTRIBUTO REGIONALE è NECESSARIO DIRE CHE QUESTA NON è LA PRIMA VOLTA CHE LA REGIONE SICILIA PUBBLICA BANDI E FINANZIA PROGETTI PER CANILI,PER STERILIZZAZIONE ED ALTRO ATTINENTE ALLA LOTTA AL RANDAGISMO.
EVIDENTEMENTE IL COMUNE DI ARAGONA NON HA PRESENTATO ALCUN PROGETTO ED ALCUNA RICHIESTA E QUINDI NON PUO’ PENSARE CHE I CONTRIBUTI PIOVANO DALL’ALTO SENZA ALCUNA GARANZIA DI VOLONTA’ NELLA REALIZZAZIONE DI UN CANILE SANITARIO O DI UN RIFUGIO CHE NON SIA TEMPORANEO.
SE IN PASSATO L’AMMINISTRAZIONE AVESSE FATTO RICHIESTA DI CONTRIBUTI ATTRAVERSO PROGETTI VALIDI AVREBBE EVITATO UNO SPRECO DI DENARO PUBBLICO DEL QUALE L’AMMINISTRAZIONE NELLA SCELTA DEL TERRENO PER LA STRUTTURA LEGGERA NE E’ RESPONSABILE
l’ASPETTO SCANDALISTICO NEL CASO DI ARAGONA NON è INVENTATO ANCHE SE IN QUALCHE OCCASIONE QUALCUNO HA CONSIGLIATO DI ESAGERARE APPOSITAMENTE.
ONESTAMENTE PENSO CHE ESAGERARE SULLA REALTà GIà DIFFICILE NON SERVE PERCHE’ SI PERDE DI CREDIBILITA’.
LA REALTà DELLA STORIA VISSUTA FINORA A DANNO DEI POVERI CANI DI ARAGONA DOVREBBE INSEGNARE A TUTTI NOI CHE SI STA SBAGLIANDO STRADA E METODO DI APPROCCIARE IL PROBLEMA ED INVECE DI AVERE RISULTATI POSITIVI PER I CANI, TUTTO STA PEGGIORANDO.
LE IMMAGINI DEI CANI MALATI NON INCENTIVANO LE ADOZIONI.
Le giustificazioni del sindaco lasciano capire la sua incapacità di fare il sindaco.
..Non vorrei infierire oltremodo su questa intervista molto esplicativa ma bisogna opporsi alla solita e comoda tattica del ping pong,dello scaricabarile,della confusione…
1) A proposito di una convenzione( fantasma?),di cui più volte si sono chieste delucidazioni, ma di cui non ci è dato sapere nulla:se le sterilizzazioni sono gratis in quanto svolte dalla Asl, se le spese comunali inerenti le degenze, di fatto, non ci sono state perché è stato usato il magazzino,se i farmaci del post-operatorio sono stati donati dalle associazioni (sempre per sopperire al silenzio di chi di dovere), di quali costi comunali per le sterilizzazioni parla l’intervistato?
2)Che noia il gioco dello scaricabarile!!! Il protocollo di intesa impone al COMUNE la cura sanitaria dei cani, attraverso farmaci e cure veterinarie( che in certi casi possono includere degenze) eppure la risposta dell’intervistato è “L’amministrazione non ha dato nessun input per queste cose”..Certo..i volontari si sono materializzati li dentro cosi come nel bagnetto del filmato con un incantesimo e sempre con la magia hanno aperto le serrature…..(per la serie Harry Potter e il mistero della degenza perduta!..)
3) Invece,per la serie “Harry Potter e le strutture fantasma” proponiamo la frase: “nella struttura temporanea in un box dedicato esclusivamente a loro.” Ma quale box dedicato a loro? ?Perché non va a….farsi un giro in Contrada Zoaria???? Vedrebbe che non c’è ancora la vitale ghiaietta (antipalude) prevista nel progetto e la struttura leggera è ancora incompleta ,i cani,anche quelli malati, vengono messi alla benemeglio nei box degli altri (dove non ci sono cucce per tutti grazie ai furti)..non si può usare neanche la casetta in legno donata dalle associazioni (per stoccaggio e per questo tipo di emergenze) perché nessuno aiuta la volontaria nell’assemblaggio!!!!!
4) per la serie “Harry Potter e lo sforzo sovrannaturale” proponiamo le frasi “notevole impegno di risorse economiche”,”notevoli sforzi”…ogni tanto spuntano magicamente numeri qua e la nei comizi e nelle interviste…ma le CIFRE P R E C I S E rimangono un mistero!!!!! …”risorse economiche” ?”Risorse Umane”?? Dato che non ricordiamo di averle mai lette di preciso,sarebbe bello se qualcuno facesse il punto,nero su bianco dettagliatamente….senza contare che da anni i volontari continuano a ricordare che se si facessero controlli sui cani privati probabilmente la municipalità avrebbe a disposizione talmente tante sanzioni da avere un bel budget da reinvestire.. eppure quanti controlli vengono fatti?…Quel cane vagante ha il collare?Quella cagnolina nel terreno privato ha le mammelle gonfie di latte ma non si sa dove sono i cuccioli? Quei due randagi per strada si stanno accoppiando? Niieente ci faaa!!!!!
5) Vada per la rogna demodettica che non è contagiosa,seppur debilitante per i poveri cani che ne sono affetti,ma sui verbali Asl che arrivano in Comune da anni (in quanto riguardano animali comunali da ben prima del protocollo), si citano 3 altre malattie che ,sempre in tema di magia,compaiono nella domanda e scompaiono nella riposta..eppure un farmacista dovrebbe sapere che queste 3 malattie sono zoonosi e che sono anche MORTALI per i cani quindi il COMUNE DEVE curare i cani che ha in custodia,non solo per amore degli stessi ma per EVITARE il dilagare della patologia (nonché il codice penale) !!
6)Riguardo all’interessante tasto relativo al terreno dove sorge la struttura leggera…(lontano,isolato,paludoso e pericoloso già dopo poche gocce di pioggia), l’aggettivo “normale” destabilizza un pochino cosi come la seguente domanda…come mai non vengono menzionati gli altri due terreni che sarebbero stai offerti al signor sindaco GRATIS per i cani? Per non parlare dell’imprenditore che si era fatto vivo per costruirgli GRATIS un canile risolvendogli gran parte dei problemi!!!…Saranno vere le voci che, guarda caso,il terreno spuntato al volo in una riunione dove era presente proprio una persona che avrebbe dato gratis il terreno, appartiene ad un signore molto vicino al Sindaco??? Inoltre c’era proprio da leccarsi i baffi su queste cifre dato che i cani sono entrati nella struttura leggera (urgente,provvisoria e in deroga) con mesi di ritardo sull’anno gratuito pattuito..(manco avessero dovuto edificare una piramide!!!) Sembra quasi che le cose Gratis non siano ben viste forse perchè non ci guadagna nessuno (a parte i cani e i conti del Comune)??
9)A proposito della lettera citata, a cui non servivano commenti scandalistici perché era drammaticamente perentoria, ci si domanda se ,prendendo esempio dal primo cittadino, a tutti noi basti una letterina in cui si espongono le proprie problematiche economiche per essere in automatico graziati da ogni impegno (contratti,tasse, ordinanze, obblighi di legge,ecc ecc).. Sarebbe interessante capire,viste le implicite confessioni riguardanti i sacrifici inerenti il protocollo,se il Sindaco ha avuto coscienza di questi impegni onerosi dopo la firma (magari per sopraggiunti motivi) o ha firmato qualcosa sapendo di non avere i mezzi per ottemperarle??? E’ veramente sconvolgente anche continuare a leggere queste dichiarazioni sulla anziana signora!!Sarebbe bello capire secondo il Sindaco la signora in questione, in mancanza di un canile o altro, cosa avrebbe dovuto fare: disintegrare i cani in questione???E i cani attualmente abbandonati dove caspiterina vanno messi? E lo sa l’intervistato che è anche suo compito quello di responsabilizzare i propri cittadini sia tramite campagne informative che tramite controlli e sanzioni??? Sarebbe poi stato carino se,nelle operazioni di smantellamento della situazione abusiva di Contrada Tuberio, invece di passare sopra alle cucce comprate da noi per i suoi cani, ce le avesse restituite o se le avesse portate nella struttura leggera invece di farcele ricomprare…sarebbe stato educato,rispettoso,logico,riconoscente e costruttivo… e invece…
10) Infine è bene chiarire una nota dolente:
Le adozioni, i cui ingenti costi (trasportini,mezzi di trasporto,benzina,viaggi aerei,ecc) attualmente sono tutti a carico delle associazioni in quanto il Sindaco non ottempera alla sua parte (prevista al punto 6 del sopra citato protocollo) cambieranno in positivo la vita dei cani sani e socievoli ma quelli non socializzati e quelli malati, che non possono essere mobilitati, rimarranno ad Aragona. Per questo ,che sia o meno cosa gradita all’intervistato, il problema cani (Contrada Zoaria + Randagi e abbandonati aragonesi) NON si azzererà ma dovrà essere per forza gestito localmente (legalmente)..ovviamente senza aspettare che il facile capro espiatorio usato sino ad ora (la signora G.N.) si riempia di nuovo casa o pertinenze di tutti i cani abbandonarti dalla comunità di Aragona!
Cara Marzia, un dettagliata e lucida anlisi la tua che condivido perchè seguo questo caso, non tanto quanto te che sei la persona più informata. Le responsabilità non sono solo da una parte , conosciamo quelle del Sindaco sia come persona sia come responsabile primo del mancato contrasto al fenomeno del randagismo nel suo paese e dobbiamo avere anche chiare quelle dell’asl locale e delle associazioni locali e nazionali.
Possiamo dire chiaramente che la convenzione per la struttura leggera e tutto ciò che ne è seguito dopo, è frutto di numerosi contrasti, di ripensamenti, di interessi diversi e quindi spesso contrastanti. Allo stato dei fatti, OGGI, dopo tutto ciò che attraverso Facebook è stato dichiarato da colui che da sempre VOLONTARIAMENTE SI E’ VOLUTO OCCUPARE DEI CANI DI ARAGONA chiedendo aiuti giorno dopo giorno, vogliamo parlare anche di concorso in responsabilità di questa persona per i cani non adeguatamente assistiti e curati??
Se un Sindaco non adempie ai suoi doveri deve essere denunciato e pubblicamente criticato. Perchè la difesa ad oltranza e spesso il silenzio su chi ha voluto fare tanti sccop esagerando e volutamente fa trovare, alle telecamere di un quotidiano locale, sporcizia dentro il magazzino messo a disposizione dal Comune per depositare il cibo e altro utile per i cani ? A mio parere chi dirige un’associazione, sia essa composta da solo due soci, sia da mille deve seguire le regole e rispettare lo Statuto di quella Associazione se ne hanno uno e poichè la Legge regionale e quella nazionale prestano molta attenzione alle funzioni che devono svolgere queste associazioni nella difesa dei Diritti degli animali, dobbiamo finalmente conoscere cosa è stato fatto per i cani di Aragona da chi se ne è voluto occupare certamente non costretto!! Sarebbe utile che venisse intervistato il Presidente della Lida Aragona su quanto sta accadendo a quei poveri cani e sarebbe utile che il suddetto Presidente insieme al Sindaco mostrassero entrambi quanto hanno speso per i randagi e quanto hanno ricevuto per canali diversi entrambi. Il Comune quanto dalla Regione e dallo Stato ed il Presidente della Lida, quanto dalla sede nazionale alla quale invia i resoconti bancari come dichiarato, quanto da altre associazioni, quanto da singoli amanti degli animali. NESSUNO PUO’ USARE I CANI PER FINANZIAMENTI SE QUESTI NON SONO INTERAMENTE SPESI PER QUELLE CREATURE!!!