MAGNA Grecia
(forse sono stato infelice nel titolo, comunque ormai l’ho scritto…)
Racconta Erodoto che a Corinto, alla morte del tiranno Cipselo, succedesse il figlio Periandro, il quale desideroso di apprendere quale fosse il migliore sistema per mantenere il potere inviò al vecchio Trasibulo, tiranno di Mileto, un araldo incaricato di chiedergli cosa occorresse fare per mantenere i sudditi nella sottomissione.
Trasibulo condusse allora l’araldo fuori della città e, entrato in un campo seminato, insieme con lui passava attraverso le messi interrogando l’araldo sul motivo della sua venuta, e intanto ogni volta che vedeva qualche spiga che sorpassasse le altre la recideva, e poi la gettava via, finchè in tal modo ebbe distrutta la parte più bella e più alta della messe. Dopo aver attraversato il campo, senza aggiungere alcuna parola mandò via l’araldo.
Tornato a Corinto, Periandro era curioso di conoscere il consiglio. Ma l’araldo gli disse che Trasibulo non gli aveva dato nessun consiglio, e si meravigliava, anzi, che l’avesse mandato lì da un uomo simile, che era così dissennato e danneggiava i suoi beni, esponendogli quello che aveva visto fare da Trasibulo. Periandro capì la cosa comprendendo che Trasibulo gli consigliava di mettere a morte i cittadini che si distinguevano.
Mi perdonerà Erodoto, non siamo indubbiamente noi che spiccavamo sul campo, non abbiamo questa presunzione, ma alla luce della sbandierata “rivoluzione meritocratica” del PDL mi è ritornata alla mente questa Storia e mi sono preoccupato.
– “Non ci sono più scorciatoie per accaparrarsi poltrone, poltroncine, sedie o strapuntini” (tuonano i consiglieri comunali)…
…Forse perchè tutto già occupato o prenotato? da…
“Si immagini un gran numero di uomini in catene, tutti condannati a morte, alcuni dei quali siano ogni giorno sgozzati sotto gli occhi degli altri; coloro che restano vedano la propria sorte in quella dei propri simili; e guardandosi l’un l’altro con dolore e senza speranza, aspettino il loro turno…”
Il nostro “pseudo-gruppo senza voti” ha prestato onestamente, costantemente, disciplinatamente per anni, la propria professionalità, il proprio tempo libero al partito.
Quando si è accorto, però, che l’attivismo è stato visto dai “colonnelli” come un tentativo di sterile “visibilità personale” a fronte dei tanti personaggi lautamente ricompensati e latitanti, ha tolto le tende, perchè aveva capito che non avevano capito. In ogni caso, se lo scontro si fosse fermato qui nulla da eccepire; si sarebbe trattato di un normale e civile dibattito politico dove ognuno esterna le proprie tesi; ma gli ottimi consiglieri comunali del P.d.L. non avendo forse neanche letto la nostra lettera che individuava in ben più alti personaggi la responsabilità dell’accaduto e il disagio del nostro gruppo si son sentiti in dovere di firmare una nota di risposta offensiva “folgorazione di Barbera & soci sulla via di Damasco” sulla “logica del piccolo cabotaggio” (altri, indubbiamente, frequentano vie ben più sicure!), con una ricerca di frasi ad effetto, ma incurante della grammatica, forse per impressionare i destinatari: vedi…
– eterogenesi dei fini: per l’eurodeputato era possibile l’indicazione di Zambuto sindaco;
a parti invertite apriti cielo!
– asset principale per favorire lo sviluppo ecc…: un linguaggio veramente popolare ed accessibile a tutti ed inquietante nel finale “Vi rammaricherete presto di avere preso questa decisione” (capisco che è stato scritto di getto ed un verbo migliore, forse, non era possibile proprio trovarlo: non mi dite che Periandro è ancora vivo!).
P.S.
– Ai deputati che mi hanno smentito in riferimento ad un vertice ad “altissimo livello” in cui si è riproposta appena tre mesi fa fa la candidatura di Zambuto a sindaco di Agrigento ripeto che hanno smentito una cosa a loro forse sconosciuta o perchè non ritenuti troppo importanti per partecipare a quell’incontro o perchè indaffarati in altre “attività”.
– All’ottimo Giovanni Taglialavoro che da Roma (sarà una moda?) tuona contro l’umile scrivente rispondo che non vorrei che la sua entrata a gamba tesa su di me sia da ricollegarsi in qualche modo “forse” alla storia infinita del depuratore e dell’ex mulino (mi rifiuto di pensarlo!).
Una cosa strana, però, e concludo, in tutto questo c’è!
Tanto pensiero e disturbo, tanto accanimento, per uno sparuto gruppo di dilettanti (non siamo nemmeno “300” …e non siamo, per fortuna, alle Termopili!) non si spiega.
Ah! dimenticavo a proposito dell’eterogenesi dei fini!
Qui ci viene in soccorso Wikipedia che assicura ai bisognosi una cultura “orizzontale”; quella verticale è rimasta agli estensori della lettera e a qualche eletto!