Questo in sintesi quanto afferma il condigliere comunale agrigentino Giuseppe Arnone, prendendo spunto dai fatti di Genova, per ribadire il suo no alla realizzazione del depuratore del Villaggio Peruzzo.
Una teoria veramente interessante, che, nel prevedere l’esondazione del fiume Akragas, con danni incalcolabili al depuratore, dimentica la presenza di edifici abitativi che, non si sa grazie a quale santo, dovrebbero essere miracolosamente salvati dal tragico evento.
Arnone, dimentica inoltre, come la stessa Soprintendenza da lui citata, abbia in passato acquistato edifici nella medesima zona dove dovrebbe sorgere il depuratore. Un acquisto che a suo tempo fece parecchio discutere.
Evidentemente, il santo protettore di crateri e lekythos, a suo tempo, aveva rassicurato tanto l’Arnone quanto la Soprintendenza…
Rimane il problema della popolazione esposta ai rischi della possibile esondazione. Ma di questo, sembra non interessarsi nessuno. Evidentemente, morire affogati si può, purchè le acque siano pulite…
“I gravissimi fatti di Genova – scrive Arnone -“polverizzano” tutte le teorie, peraltro in contrasto con le leggi, di chi, ancora oggi, assurdamente insiste nel voler realizzare il depuratore della fascia costiera agrigentina sull’argine del fiume Akragas, al Villaggio Peruzzo. Un fiume che, senza particolari inondazioni, negli ultimi trent’anni è già esondato più volte proprio in quella zona.
Gli interventi che si stanno susseguendo sui media nazionali, relativamente alle esondazioni di fiumi e torrenti cementificati con le costruzioni realizzate a ridosso di letti e argini, impongono al cittadino le relative riflessioni.
Genova e le altre città liguri, nel piangere i propri morti, si interrogano su quanto poteva esser fatto per evitare o arginare il dissesto ed eventi così distruttivi. Ad Agrigento, invece, si insiste nel proporre un’opera pubblica illegale, in contrasto con le norme (P.A.I., Piano del Parco, P.R.G., ecc.) e con il buon senso.
La Soprintendenza, rispettosa delle norme, ha già chiarito che il Piano del Parco prevede l’esatto contrario della realizzazione di depuratori all’interno dell’area di massima tutela.
Arnone: “Ritengo che finalmente ci siano tutti gli elementi per mettere la parola fine in ordine a una scandalosa vicenda di mala amministrazione e illegalità.”
Ad Agrigento si insiste per avere un’opera pubblica che consenta di farci il bagno al mare senza rischio di contrarre malattie, facendo in modo che San Leone possa fruire di una risorsa turistica importantissima … frega nulla dove si fa l’importante che si fa’ e che entro la stagione 2012 sia in funzione.
Quando un soggetto è alla canna del gas,
disperato,
allarmato,
incredulo,
inorridito….. dal vuoto sempre più grande ed … incolmabile tra lui e il resto della città,
quando capisce (perchè lo capisce , eccome !)
che è finito il giuoco delle tre carte,
dei trucchi verbali,
delle aggeresioni mediatioche,
degli ingannevoli millantati crediti anche con magistrati “amici”…
è l’inizio della fine.
La storia dell’individuo
di cui stiamo occupandoci
– se è consentito l’accostamento –
è pari pari quelle che il buon giudice Falcone
definiva per la mafia
“…è un fenomeo naturale… e come tutti i fenomeni naturali
ha un inizio, un culmine ed una fine….”.
E’ proprio la fine,
veramente inevereconda ed ingloriosa
che colpisce:
in un clima da “… muoia sansone con tutti i Filistei…”
il Nostro cerca di menare fendenti a destra e manca,
schizza fiele e fango da tutti i pori,
tenta di dare ultimi colpi di coda
nella speranza di trascinare nel baratro
quanti piùù “nemici” possibile….
già nemici: lui non ha mai avuto avversari,
solo nemici!
Buona fine !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Siamo ansiosi di leggere le motivazioni della sentenza con cui Rizzo e Platamone sono stati assolti con formula piena da tutti i capi di imputazione formulati contro di loro, per vedere se sia ancora possibile che Arnone continui a parlare di illegalità, mancato rispetto di norme e quant’altro, o ciò non sia invece solo frutto del SUO DESIDERIO, ORMAI MISERAMENTE FALLITO, DI DISTRUGGERE IN QUALUNQUE MODO I SUOI NEMICI O TUTTI QUELLI CHE, PUR IGNORANDO LA SUA ESISTENZA, LUI CONFIGURA COME TALI, SOLO PERCHÈ NON SI SOTTOMETTONO AI SUOI DICTAT.
Gentile direttore , meno male che del problema si sta interessando la magistratura .
Arnone dovrebbe spiegarci: ma i danni alle abitazioni vicine al fiume Akragas (con annessi residenti), in caso di una eventuale esondazione, li porterebbe il fiume o il depuratore? Se la causa, come logica impone, è da scrivere al fiume (anche in assenza di depuratore), ci spieghi Arnone come mai la Soprintendenza ha acquistato un immobile a rischio, sul quale investire in aggiunta svariati milioni di euro? E ci spieghi ancora se non sia il caso, con questi presupposti, di “IMPORRE” al sindaco di DECRETARE lo sgombero delle abitazioni limitrofe al fiume, ancor più che molte di esse sono state costruite abusivamente. Il depuratore, tutto sommato è un’opera, per la quale possono essere adottati accorgimenti tecnici a protezione, ma per gli abitanti delle abitazioni a rischio (da parte del fiume e non del depuratore), quali accorgimenti propone il tuttologo Arnone? Qualche suggerimento dal valore altamente scientifico potrebbe darglielo quel signore, abitante del villaggio Peruzzo, che diverse volte è intervenuto profeticamente dagli schermi di Teleacras a suo esclusivo sostegno.
semplicemente ridicolo!! mi pari ciaula ca abbalia alla luna!!! arritirati pèèèè, hai perso un’altra occasione per startene muto ma siccome evidentemente u pani ti veni anche da li…devi insistere…allora vai avanti, vai a sbatterci la funcia ma da solo stavolta, perchè ormai nessuno ti seguirà!! ti sbintaru pèèè
Parlando di veri problemi, Soprintendenza a parte..quando il fiume esondando si portò il vecchio depuratore della Gescal i liquami si riversavano direttamente nel fiume contaminando l’area al di sotto del depuratore fino alla foce. E la storia durò fino a quando con l’amministrazione Sodano non si procedette a parziale bonifica. Vorrei anche esprimere le mie perplessità in merito al fatto che istallando un piccolo depuratore da 10000 abitanti equivalenti, ovunque si decida, si possa risolvere il problema. Rimarrebbero le carenze di rete fognaria relativamente a Favara (circa 35000 abitanti, parzialmente non depurata e per la parte coperta non a norma), Quadrivio, Villaggio Mosè (tutta la parte nuova)e Maddalusa.
..anche Cannatello e Zingarello che, lasciando in essere quando deliberato dal Consiglio comunale, resterebbero in buon parte fuori dai tracciamenti di rete programmati.
S.C. non sa che l’esondazione che danneggiò il preesistente depuratore, mise fuori uso semplicemente le pompe, mentre i manufatti sono ancora lì intatti. Si preoccupa che in una eventuale esondazione i liquami potrebbero finire in mare; ma che cosa hanno fatto per 25 anni in assenza di esondazioni? Dove sversano per ora, ogni giorno, i liquami di villaggio Peruzzo? Si documenti il signor S.C. E poi, perchè non ritiene possibile il ricorso ad accorgimenti, come la chiusura delle vasche,a salvaguardia anche di una esondazione?
Ho avuto modo di leggere (sito http://www.grandangoloagrigento.it) l’intera sentenza riguardante il depuratore del villaggio Peruzzo e sono rimasta sbalordita dalla precisione e chiarexxa con cui sono stati valutati atti e norme. Rimango a questo punto ancora più sbalordita delle fandonie che ha raccontato Arnone – e ha la faccia tosta di continuare ancora oggi – per fare imbastire un processo che non avrebbe neppure dovuto essere avviato. E rimango anche molto arrabbiata, come penso lo siano tutti gli agrigentini, per il fatto che si sia potuto consentire che per 20 anni il mare di San Leone, da balneare quale avrebbe dovuto essere, è rimasto invece una cloaca. Gli inquinati agrigentini abbiamo di che rivendicare dal sindaco Zambuto e dalla prossima conferenza dei servizi, che non può risolversi nelle solite farse fatte solo per scopi demagogici e per buttare fumo negli occhi degli agrigentini.
Caro nenè si documenti meglio lei! Le vasche sono state DEMOLITE (per quello che ne era rimasto) E RICOSTRUITE (ditta di un certo Costanza di Ioppolo) in seguito all’evento devastante, nel tentativo mai riuscito di ripristinare il vecchio impianto, perché ci sono tante prescrizioni contro, con grande sperpero di denaro pubblico in quanto sono state solo rifatte ex novo, non adeguate rispetto all’esperienza che si era fatta con la piena e distanziate dal fiume. I liquami del Villaggio Peruzzo sono gestiti poco correttamente ma NON SVERSANO NEL FIUME. Sono stati collettati in seguito alla parziale bonifica di dieci anni fa, dopo aver sversato i liquami dall’81, se non sbaglio, fino alla metà degli anni ’90. Consideri anche che nel frattempo ci sono state almeno 3 piene rilevanti. Ripristinare il loro percorso in direzione del fiume significherebbe rischiare di rivivere lo stesso disastro. In ogni caso nessuna copertura può essere garanzia contro gli eventi straordinari, né si può fare pieno affidamento sul risultato dei lavori che vengono eseguiti dalla nostre parti. Il caso dell’Ospedale nuovo è forse l’esempio più lampante. Le opere di canalizzazione del fiume non garantiscono l’efficiente gestione delle piene perché non sono perfettamente adeguate per la gestione delle criticità che possono causare detriti e materiale trasportato dalla piena, che è quello che produce seri danni. I costi per installare un depuratore in quella zona non sono facilmente calcolabili oltre che antieconomici. Se è così sicuro che il progresso e la tecnologia possano contrastare le forze della natura e superare tutte le difficoltà relative alle caratteristiche biologiche, morfologiche del un sito in maniera ottimale, venga a illustrare a me e a tutte le persone che abitano lungo il corso del fiume, dal Viale Emporium fino alla foce, le sue sicurezze. E magari se ci riesce, ci rassicuri con dati alla mano pure che abbiamo risolto il problema degli sversamenti a mare.
Caro S.C.(forse più realmente G.A ????), sarebbe ora che la finisse di raccontare stupidaggini e falsità. La vasca con la passerella tutt’ora esistente e che spesso si è vista in foto di repertorio nei giornali è quella del vecchio impianto e rimane ancora lì viva e vegeta a sfidare le esondazioni e non c’entra niente con quelle eseguite dall’impresa Costanza che non ha demolito un bel niente, così come può riscontrare che un canalone scarica ancora i liquami del villaggio Peruzzo nel fiume. Le faccio rilevare che le prescrizioni contrarie al completamento del depuratore sono quelle che esistono solo nel suo cervello, così come tutte le illegalità presunte che lei continua a proclamare. Le consiglio di leggersi attentamente la sentenza pubblicata su http://www.grandangoloagrigento.it, dalla quale emergono con chiarezza tutte le false accuse di illegalità portate avanti da 15 anni contro amministratori e progettisti. Lo stesso invito rivolgo ai lettori di questo sito perchè, come me, si facciano un’idea oggettiva sulla vera realtà, e non su quella storpiata da un interessato ambientalista. Se fossero reali i pregiudizi che lei manifesta, dovrebbe piuttosto chiedere al sindaco di promuovere lo sgombero di tutti gli edifici e le abitazioni che costeggiano il fiume, tanto più che parecchie risultano, a quanto è dato sapere, abusive. Lei caro S.C., se era ed è così convinto delle sue asserzioni, dovrebbe spiegare perchè ha scelto di abitare in una zona così a rischio esondazione, indipendentemente dal depuratore che non provoca certo le esondazioni. Quanto alle rassicurazioni che lei pretende da me, si rivolga ai tecnici del comune e di tutti gli altri organi ufficiali che hanno avuto modo di esaminare il progetto del depuratore, che saranno certamente in grado di darle risposte adeguate, ma si astenga dal prospettare catastrofi, la cui origine non sarebbe certamente causata da un depuratore
……Le faccio rilevare che le prescrizioni contrarie al completamento del depuratore sono quelle che esistono solo nel suo cervello, così come tutte le illegalità presunte che lei continua a proclamare…….
….si astenga dal prospettare catastrofi, la cui origine non sarebbe certamente causata da un depuratore…..
Ecco due ………passaggi che il buon ‘nene’ ha inviato al “mitico” (e certamente arcinoto) ‘S.C’.
Come in un mio precedente post su questo stesso articolo non posso che ribadire la D I S P E R A Z I O N E che l’individuo ha ormai e che non riesce più a dominare.
Intanto sa di non poter – se non sotto “mentite” spoglie – cercare di…… depistare gli interventi dei lettori di questo sito o con speciose argomentazioni o con falsità evidenti.
In altro sito “amico” il soggetto manda allo sbaraglio la patetica…. ancella, ultima….. vestale (dov’è finita la “piccola venere”?) che con le sperticate lodi non fa altro che aggiungere danno al danno di ciò che resta della sua immagine di ventennale consiglierecomunale in aspettativa dall’insegnamento di diritto (?) all’ITC Foderà (è forse l’ora della … rottamazione?).
Con la seconda notazione nene smaschera “lo ………” che c’è in lui e che cerca di approfittare della….. emotività del momento (liguria) per mestare nel torbido (è il suo habiotat naturale: lui il mare “pseudobalneabile” di San Leone lo beve e/o ci fa i gargarismi) per tentare di condizionare gli enti preposti che in conferenza dei servizi dovranno fare il loro lavoro,
Lasciatelo cuocere nel suo brodo questo individuo… piccolo piccolo !
Dovreste imparare oltre che a leggere le sentenze anche a dare un senso alle frasi,un senso compiuto. Siete molto fuori strada e forse più esaltati dell’individuo per cui mi avete scambiato…e anche un pò vili.
Il …prode SC (che non è …vile) provoca e chiede di dare alle frasi un senso compiuto.
Vediamo se quanto segue sarà e/o è chiaro:
è iniziata in queste pore la……………. “madre di tutte le battaglie”.
Con il solito dispiegamento di mezzi e di forze mediatiche (TV contrattualizzata e sito “amico”) è partita la santabarbara di tentativi di pressioni palesi o occulte nei confronti dei componenti il tavolo della conferenza dei servizi (ma che bisogno c’era se abbiamo un tuttologo che sa già tutto ?) chiamata a discutere e dare i pareri di competenza per la depurazione del mare e nel particolare del Depuratore del V. Peruzzo bloccato – ingiustamente, leggendo le motivazioni della Sentenza della Corte di Appello – che ASSOLVE per il loro operato i progettisti.
ma tant’è i Progettisti, già giacobinamente in questo ventennio…. ghghiottinati dal Nostro, vengono citati per 5 milioni di euro ed in loro compagnia sono anche l’Ing. V., reo di averlo fatto divenire pluripregiudicato per calunnia, (1 milione di euro)ed il precedente Sindaco.
Con una autogestita, infine, nel pomeriggio l’attuale Ing. capo UTC vieme rosolato e passato ai ferri e carboni ardenti e il complimento più lieve, tra minacce ed anatemi di varia specie, + stato “angiuilla”.
Può bastare o non è ancora …………..compoiuto il senso delle frasi ?