Perché non scandalizzarsi di Giuseppe Arnone?

Dal quotidiano comunicato stampa del consigliere Arnone: “Consiglio Comunale di ieri sera, 25 ottobre 2011. Arnone denunzia l’atteggiamento censorio di alcuni organi di informazione cittadini i quali, scandalosamente, hanno censurato le notizie relative al “mangia – mangia” dei consiglieri comunali e allo scandalo che riguarda il consigliere De Francisci, malgrado questi fatti abbiano avuto il rilievo nazionale del Corriere della Sera, con la prestigiosa firma di Gian Antonio Stella.”

Una notizia, che certamente avrebbe potuto trovare spazio sulla stampa agrigentina – su Corriere della Sera ci saremmo aspettati ben altro -, ma che difficilmente potrebbe essere annoverata tra quelle più clamorose, sulle quali molti giornali locali hanno taciuto o preferito minimizzare i fatti.

Ciò nonostante, il consigliere, ambientalista, avvocato cassazionista, moralizzatore, capo dell’opposizione (ma quale?), sindaco per i prossimi dieci anni e Achille, Ulisse e gatto (come si è più volte definito), nonché esperto in gargarismi di acqua di mare (così come ci ha dimostrato), ha voluto stilare una sua personalissima pagella degli organi stampa agrigentini, dalla quale si evince come siano da elogiare quegli organi di informazione che, con dignità, hanno reso pieno servizio ai cittadini, riprendendo la notizia già diffusa dal Corriere della Sera., dedicando ad altri la seguente nota:

“Poi vi sono gli organi di informazione “di regime” che si preparano anche alla campagna elettorale, a suon di censure, negando la corretta informazione alla cittadinanza. E sul punto, Arnone dichiara: “Invito i cittadini a scandalizzarsi e indignarsi nei confronti, ad esempio, dei siti di Grandangolo, lavalledeitempli, o di quello dell’emittente Agrigento TV: basta sintonizzarsi con costoro e vedere come non hanno fatto il minimo cenno su una vicenda grave e scandalosa come quella dei consiglieri comunali “vampiri”, ripresa persino su scala nazionale, dal primo quotidiano italiano. Si tratta di un clamoroso caso di informazione scorretta, censoria, asservita.”

E certamente può ben parlare di quest’informazione scorretta, censoria, asservita, chi con ben altra libera stampa ha stipulato un contratto assai discutibile (leggi l’articolo).

Altrettanto sicuramente può parlare chi  lo scandalo che sta scuotendo la Provincia, ha cercato di ridurre al danno del valore di una cassata, o di una bella torta gelato (leggi qui), dimenticando altri aspetti ben più importanti e presunti danni prodotti nell’ordine di decine di migliaia di euro.

Una pasticceria alquanto cara quella dove evidentemente si serve il consigliere Arnone, visto il costo delle “cassate” e torte gelato…

Arnone, dimentica inoltre, che fu proprio dalle pagine di questo giornale che venne denunciata all’opinione pubblica una vicenda che riguardava anche il consigliere De Francisci, allorquando il presidente D’Orsi, nel momento stesso in cui sospendeva il servizio di monitoraggio della qualità dell’aria per non sforare il patto di stabilità, si avvaleva di collaborazioni di esterni.

Sbaglia dunque Arnone, nel parlare di informazione asservita, visto che sconti non ne abbiamo mai fatti a nessuno.

Farebbe forse meglio a riflettere e chiedersi come mai lui stesso tace su quella vicenda…

Così come tace su una vicenda che vede decine di famiglie in mezzo ad una strada.

Gli ex dipendenti del “re dei supermercati” Giuseppe Burgio, oggi senza lavoro e in serie difficoltà economiche.

Su questi aspetti, né Arnone, né la “libera stampa” si stanno certo stracciando le vesti.

Perché anche noi non seguiamo l’esempio di Arnone, invitando i cittadini a scandalizzarsi e indignarsi nei confronti dello stesso?

Semplicemente perché ci siamo ormai resi conto che ad Arnone non lo sfiora più neppure il senso del ridicolo…

Gian J. Morici

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