Il sindaco di Catenanuova, in un articolo di Alida Amico, su Centonove di questa settimana
CATENANUOVA – E’ ormai diventato un “mito” del web. Impazza su You Tube, e nei siti internet del Belpaese, il “tormentone” sul vero “Cetto La qualunque”, al secolo Aldo Ubaldo Biondi, sindaco di Catenanuova. Superando in notorietà il “tunnel” della Gelmini, vanta il record di essere il sindaco più in voga del momento. E’ già una star del web. Se lo contendono, ormai da giorni, le Tv nazionali (è stato invitato persino dalla D’Urso, nel suo salotto a Canale 5). Lo intervistano rotocalchi, quotidiani nazionali e radio Montecarlo. Lo interpellano via etere, da mezza Italia. E lui, non si nega mai a nessuno. Perché ad Aldo Ubaldo Biondi, una laurea in Economia e Commercio, dirigente (non in aspettativa) all’Inps di Enna, questa inattesa popolarità, forse non dispiace per niente. Il vero “Cetto”? Anzi, fa parte del personaggio, che a sessant’anni – e dopo una vita trascorsa nei grigi corridoi della politica paesana, prima tra le fila della Dc, poi dell’Udc ed ultimamente approdato nel Mpa – è ormai un cult che impazza su tutti i web. Incoronato come il “vero Cetto Laqualunque” – il celebre personaggio caricaturale inventato nell’omonimo film, da Antonio Albanese – per via di una esilarante, quanto involontaria sua “performance”, nella serata clou dei festeggiamenti dei due compatroni di Catenanuova: San Prospero e la Madonna della Grazie. Biondi show…
Dopo avere ringraziato il cantante Povia, preso forse da un eccesso di entusiasmo (“mezza Sicilia è qui…”), ha infiammato la folla, con una amena gimkana oratoria. In cui non è stata risparmiata la grammatica italiana, né i congiuntivi e la sintassi. “Se dovrei usare un termine calcistico – ha esordito il sindaco Biondi, eletto 3 anni fa, a furor di popolo, da una lista civica – dico che la partita si è chiusa stasera 3 a 0!” Italiano & fantasia. Ma l’attacco ai suoi detrattori, gli è stato fatale: è andato nuovamente a “cozzare” contro la madre lingua. “Contro chi pensava che questo artista (cioè Povia n.d.r.) avesse fatto un bleff – si è infiammato, di fronte all’ovazione da stadio del pubblico, magari confondendo “bluff” con “flop” – se devo usare un termine giuridico, devo dire che siamo stati assolti a formula piena!” E’ seguita, una trionfale lista di ringraziamenti: ”A tutti, al parroco, al comitato religioso, al comitato di San Giuseppe,la Misericordia…che non l’ho citata ma è sempre nel mio cuore, ai Ranger, ai vigili urbani che sono venuti da fuori, ai carabinieri, all’assessore alla cultura Laura Colica, che è partita da zero ed è cresciuta… E se permettete, anche al sindaco”. Evviva u’ pilu!…
Mentre i boatos provenienti dal pubblico, urlano “Cchiù pilu ppi tutti!”…
Il video, con il suo discorso, ora trionfa sulla piazza virtuale e spopola su You Tube. Sbaglia anche il Papa. ”Credo di avere fatto una cosa normale, in una serata allegra, di festa. Magari qualche parolina, se uno si lascia andare – dichiara il primo cittadino di Catenanuova – non credo che sia la fine del mondo. Se poi si sbaglia un verbo o meno…L’ho detto stamattina a Radio Montecarlo – prosegue Aldo Ubaldo Biondi – anche il Papa, Giovanni Paolo II, non che mi voglio paragonare a lui, quando si è affacciato dalla finestra, ha detto: se sbaglio mi “corrigerete”…
Sarebbe stato peggio – rileva – se avessi detto “Viva la Mafia”, anziché “Viva ‘u pilu!” ridacchia. Cetto? Non sono io. ”Come mai, non si parla che mi sono rivolto anche ai giovani, ed ho detto no all’alcol e alla droga?
Che magari ci sia la foga oratoria del personaggio – concede – che coincida qualche parolina…però stiamo attenti: io sono un’altra cosa!. Una persona che è partita da zero, sono un cattolico…”
Il sindaco Aldo Ubaldo Biondi, è stato eletto nel 2008, in una lista civica. E siccome i voti non sono congiuntivi, ha sbaragliato la concorrenza. L’attuale sindaco di Catenanuova, che in gioventù amava recitare, per tanti anni, era stato vice sindaco nella giunta guidata dal suo predecessore: Mario Mazzaglia…
Ma 2 mesi fa, è arrivato al Comune, il commissario straordinario regionale, Onofrio Zaccone (da 8 anni in pensione, ma sempre in servizio), al posto del consiglio comunale, perché non essendo stato approvato in tempo il bilancio, i 15 consiglieri comunali, sono stati spediti tutti a casa. Per cui oggi Aldo Ubaldo Biondi amministra il suo paese, 5800 abitanti, con le mani libere e senza un consiglio comunale. Qualche esponente dell’opposizione in quota Pdl, gli fa però le pulci: gli contesta la poca trasparenza amministrativa, i debiti fuori bilancio, il fatto che non si sappia quanto siano costati quest’anno i festeggiamenti patronali (si mormora 31 mila euro)…“
Si candiderà il sindaco Biondi alle prossime elezioni del 2013? ”Intanto penso di amministrare fino al 2013. Se poi ci saranno le condizioni, certo. A me pace fare politica – ripete – se l’ho fatta per trent’anni, la posso fare anche altri 5…