Dalle 20:00 in poi hanno allietato la serata l’attrice Lia Rocco che ha affascinato grandi e bambini raccontando una suggestiva favola, il cantante popolare Nenè Sciortino che ha cantato alcune tra le più belle canzoni popolari siciliane e il gruppo popolare “Agorà Zen” che ha portato una ventata di allegria ai residenti dopo una faticosa giornata di protesta.
Suggestiva la sfilata sino ai piedi della Cattedrale con il suddetto gruppo.
Peccato che all’appuntamento con le rappresentanti delle istituzioni delle ore 17:30 non si è presentato nessuno!!
Il Comitato del centro storico, l’associazione “Agrigento Moderna e civile” ringraziano gli Agrigentini che sono stati vicini agli abitanti del centro storico in questo giorno di protesta e di sensibilizzazione per i problemi del quartiere.
Si auspica un maggiore coinvolgimento di tutte le istituzioni affinchè ciò che è accaduto con il Palazzo Lo Jacono e l’istituto Schifano non sia il principio di altre e più gravi tragedie.
Non mi pare sia stato un grande successo, non per quello che la manifestazione voleva rappresentare. Al culmine della serata, verso le ore 20.00 non ho contato le persone ma ad occhio e croce saranno state un cinquantina e quasi tutte appartenenti ai vari gruppi che tentano di sensibilizzare l’attenzione cittadina alle incompetenze dell’amministrazione. Se si pensa che le famiglie sfrattate per il crollo sono 37 quelli che eravamo lì eravamo veramente pochi. Non sto attaccando chi ha organizzato l’evento ,ONORE AL MERITO, ma sinceramente mi aspettavo centinaia di persone. E allora mi chiedo AGRIGENTO vuole davvero risorgere?
chi si contenta….gode!
Ben 50 persone! Per Agrigento è già un buon risultato! Se consideriamo che altri cittadini si sono avvicendati nelle visite “di lutto” durante tutta la giornata, il risultato è di un leggero effetto primaverile sul letargo cronico agrigentino.
Tirare dal letto i belli (e brutti) addormentati della città non è cosa semplice.
Si prova alzando la voce e anche con concertini che però… potrebbero avere l’effetto ninna nanna??!!
Con le “catate” d’acqua, data l’endemica penuria, non si può.
Che si può fare per portare gli agrigentini ad una manifestazione di disagio civile ? Mettere un torrone da spartire? Sasizza per tutti?
Per qualcuno, a quanto pare, non è bastato nemmeno smuovere (per il crollo del palazzo) le fondamenta di casa!