Aragona (Agrigento) – “Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura chè la diritta via era smarrita”. E così avrebbe scritto il sommo Dante, se non selva si fosse trattato, e non del paese delle zolfare. Magari così diritta non era, visto che si trattava solo di una modesta area a valle della vecchia sede del locale ufficio del collocamento. Ma non v’è dubbio, che ad alcuni abitanti del quartiere di San Francesco, dev’esser sembrato d’aver smarrito la via.
O meglio, ad andar persa, era stata proprio la via. Quantomeno il soprassuolo lastricato.
Non si è stato necessario chiedere in prestito ad Agatha Christie l’aiuto prezioso di Hercule Poirot e di Miss Marple, per risolvere il mistero.
Il lastricato in pietra lavica (basole) del tratto di strada in questione, è stato rimosso per essere utilizzato nei lavori di sistemazione della piazza Madre.
A spiegare l’accaduto, il sindaco Alfonso Tedesco, che ha narrato di come a seguito delle diverse problematiche che hanno interessato i lavori di sistemazione della piazza Madre “si è dovuto reperire, in parte acquistandolo ed in parte andandolo a trovare”, questo materiale lavico necessario per completare i lavori di lastricatura di una delle piazze storiche del paese. “Poiché nella zona attigua la vecchia sede dell’ufficio di collocamento c’era un piccolo tratto, adibito a parcheggio, in parte lastricato con basole laviche – ha spiegato Alfonso Tedesco –, di comune accordo con il direttore dei lavori e i tecnici dell’ente, si è optato di prelevare quelle basole per utilizzarle alla madrice”. La piccola area da cui sono state asportate le basole laviche è stata ricoperta con rosticcio (“ginisi”) nell’attesa di “riqualificare questo piccolo spazio – ha voluto rassicurare il sindaco – arricchendolo anche con qualche panchina.” I residenti, dunque, possono stare tranquilli poiché quell’area – a detta del sindaco – sarà riqualificata quanto prima.
Nei giorni scorsi, oltre la piazza adiacente la chiesa madre – il cui cantiere è stato sospeso nell’attesa di reperire/acquistare gli ultimi materiali necessari per il completamento – abbiamo visitato alcune delle piazze che, grazie ai cantieri di lavoro per disoccupati, sono state riqualificate. Lavori che hanno ridato splendore sia alla piazza San Francesco, che alla piazzetta “Leonardo Sciascia”, sita a poche decine di metri dalla sede del comune, che è stata oggetto di un lavoro veramente accurato e ben fatto. Quest’ultima è stata infatti abbellita con parecchie piante ornamentali, vialetti, marciapiedi e scale, che l’hanno trasformata in un piccolo e grazioso polmone verde, utile a chiunque cerchi un momento di tranquillità o semplicemente un po’ di frescura.
A differenza dei cantieri della “madrice”, per i quali, vista la mancanza di materiale, si è dovuto far ricorso a “prelievi” di porzioni di lastricato da altre strade, in piazza Sciascia sembrerebbe che il materiale per i lavori del cantiere, sia stato abbondante, a tal punto da consentire lavori di completamento che hanno interessato anche alcuni marciapiedi vicini, apparentemente esterni al cantiere stesso, visto che non rientravano all’interno del perimetro del cantiere stesso.
Lavori che hanno interessato alcune zone limitrofe alla piazza in questione, lasciandone altre nello stato in cui si trovavano in precedenza.
Un vero pugno in un occhio, per chi si trova ad imboccare la via Giovanni XXIII, dalla via Alberto Mario, e noterà il candore lapideo delle scale e i marciapiedi alla sua destra, mentre sul lato opposto, il marciapiede appare brutto e per certi versi cupo e dimenticato.
Sarà stato il punto cardinale (est), la causa di tanta incuria, considerato che i lati sud, nord e, soprattutto, ovest, seppur esterni al cantiere, sono stati oggetto di interventi di riqualificazione/sistemazione.
Peccato, un lavoro fatto con maggiore attenzione, avrebbe uniformato almeno cromaticamente la vista d’insieme della via Giovanni XXIII.
La sfortuna di un punto cardinale…
Totò Castellana
Problematike,reperire,comune accordo…ke suono odioso ke hanno queste parole!!!! come al solito stiamo a guardà……!!! Il sindaco ci spiega ….ma xkè nn spiega come si arriva a fare dei lavori senza prima sapere quanto materiale occorre??!!! ma come sempre noi capiremo ,loro faranno e gli altri rideranno!!!!
Si dice che anche i gerarchi di Benito Mussolini avevano il vezzo di spostare la flottiglia aerea e i mezzi corazzati là dove era prevista una parata militare alla quale avrebbe partecipato il Duce!!
Evidentemente al comune di Aragona hanno seguito l’esempio!!!
Per ripristinare il basolato di via IV Aprile si potranno utilizzare le basole divelte, dal mese di novembre dell’anno scorso,di via Vincenzo Monti per poi queste, a loro volta, essere sostituite da quelle di via Caltanissetta in un gioco di cuci e scuci finalizzato a ripartire equamente i disagi provocati da chi non ha saputo calcolare con esattezza il materiale da utilizzare per il cantiere di piazza Madrice.
Biagio Bellanca
Grande Biagino
Chissa bella è!!!! Un’amministrazione rossa che imita un regime “nero”…..
A me invece sembra il frutto di una grande confusione d’idee almeno il duce da quel punto di vista aveva le idee chiare…..
Sign. Biagio Bellanca lei dov’era mentre succedeva tutto questo???? lei nn fa parte di quella opposizione (kiamasi cosi’ xkè dovrebbe opporsi ) ke deve vigilare ,opporsi quando le cose nn sono kiare?????? o adesso ke siamo in campagna elettorale tutti siete contro tutti??? adesso siete tutti paladini della giustizia???? no no no….Dovete capire ke quell’era è finita ..noi Aragonesi adesso sappiamo come scegliere x le prossime elezioni…..non è questa la politica ke vogliamo!
Tutti ,indistintamente,siete colpevoli del disastro di Aragona!!!
Gentilissima Tatiana, non ho alcuna difficoltà a risponderle perchè mentre, come dice Lei,succedeva tutto questo io ero in consiglio comunale a contrastare l’operato, a dir poco approssimativo,di chi era preposto alla gestione del cantiere, prendendo spunto da una interrogazione presentata dal consigliere Morreale e denunciando pubblicamente, ad esempio, la non perfetta corrispondenza tra il materiale previsto nel capitolato di gara e quanto effettivamente fornito, così come non ho avuto alcuna remora a indicare le reali responsabilità circa la progettazione e la soluzione per ovviare agli errori fatti.Non ho mai avuto difficoltà ad assumermi le mie responsabilità, e tre queste non posso certamente annoverare il disastro nel quale versa Aragona.
La ringrazio per la domanda formulata che mi ha consentito la risposta sopra riportata.
Biagio Bellanca
“Mussolini…… Persona fina comu chiddru unna nnà nasciri chiù”
Evitiamo di fare paragoni inappropriati.
Tornando a Biagio, è vero il coraggio non gli fa difetto e in consiglio ho letto che sui cantieri scuola si era messo di traverso
https://lavalledeitempli.net/2011/06/06/bellanca-a-tedesco-il-fallimento-amministrativo-della-sua-giunta-verso-la-bancarotta-fraudolenta-di-questo-comune/
Alla fine però consigliere Bellanca devi riconoscere che non è servita a molto questa tua presa di posizione se i risultati sono quelli sotto gli occhi di tutti. O non conti nulla oppure hai sollevato il problema solo tu perché per gli altri non sussisteva cioè le cose andavano bene per come erano state concepite.
Egregio senza pila,purtroppo quello che avevo paventato in ordine al completamento, o meglio del mancato completamento, del cantiere di piazza Madrice si è aimè puntualmente verificato!!!
Cantiere sospeso, basole da collocare, spazio tra un cantiere e l’altro ancora da definire, zona limitrofa ai pozzetti dei servizi a rete in cemento armato ecc. ecc…
Non so quanto conto, per me non è importante. Quello che risulta irrinunciabile per me è che quanto sottolineato in consiglio comunale e da questo spazio di confronto lo abbia potuto esprimere in assoluta libertà di coscenza affinche quanto avvenuto non cada nell’obblio e nell’indifferenza dei tanti che si girano dall’altra parte per non vedere.
P.So. il termine “pila” è riferito alla pila di Volta, a qulla che si usava un tempo per lavare o alla libertà con la quale ti esprimi?
Fammi sapere!!!
Biagio Bellanca
X il Sign.Biagio Bellanca:Intanto la ringrazio x la sua gentilezza nel rispondere.Ma nn so’ quanto adesso conti la libertà di esprimere e sottolineare uno stato di fatto…..x noi aragonesi rimane la mara delusione di aver visto deturpare una piazza dove noi ci riconoscevamo…..vorrei approfittare della sua disponibilità x porle un’altra domanda ke nulla a ke vedere con le basole.Come farete a rimborsare tutte quelle famiglie ke stanno anticipando i soldi (autobus) x consentire la frequenza a scuola dei propri figli?
nel ringraziarla ,le porgo i miei saluti.