Pristina, Kosovo – Sarà un procuratore americano ad indagare in merito al presunto traffico d’organi, del quale sarebbe accusato il Primo Ministro del Kosovo Hashim Thaci.
Il 25 gennaio, il Consiglio d’Europa, aveva approvato a larghissima maggioranza la relazione del senatore svizzero Dick Marty , il quale aveva denunciato un vasto traffico di organi (espiantati a prigionieri serbi), che vede coinvolti i combattenti separatisti albanesi del Kosovo ed in particolar modo la sezione Drenica del “Kosovo Liberation Army (KLA), guidata ai tempi dall’attuale Presidente, Hashim Thaci.
La maggior parte dei presunti reati, sarebbero stati commessi in territorio albanese, dove l’UCK avrebbe operato all’interno dei campi di prigionia.
Le autorità albanesi si sono rifiutate di collaborare con gli investigatori.
Lo stesso ex Procuratore Capo dell’ICTY Carla del Ponte, aveva lamentato che a seguito di un vuoto giuridico, non era stato possibile proseguire le indagini in Albania.
Procuratore capo di una task force, istituita per indagare sulle accuse contenute in una relazione dello scorso anno presentata da Dick Marty al Consiglio d’Europa, sarà John Clint Williamson.
Williamson è stato a capo del Dipartimento di Giustizia del Kosovo nel 2001-2002, quando il territorio era sotto l’amministrazione delle Nazioni Unite ed è stato incaricato a sovrintendere sulle carceri e sul sistema giudiziario del Kosovo. Ha poi servito come ambasciatore degli Stati Uniti per le questioni inerenti i crimini di guerra.
Williamson esaminerà inoltre gli aspetti inerenti il presunto traffico di stupefacenti che vedrebbe implicati i leader del Kosovo, collusi con organizzazioni criminali.
Thaci, che ha sempre negato le accuse, si è detto pronto a collaborare con gli investigatori.
Un interessante spaccato di quella che era la realtà nei Balcani all’epoca della guerra, è rappresentato dal libro-documento “La torre dei crani”, di Antonio Evangelista, Vice Questore Aggiunto e Capo della squadra mobile di Asti, nonchè ex comandante del contingente italiano presso la missione ONU in Kosovo (UNMIK).
Gian J. Morici