Agrigento – “La nostra civiltà contro il pizzo e l’usura” si legge nel verbale redatto dal settore di Polizia Municipale del Comune di Agrigento.
Verbali da € 5.164,00 quelli elevati ieri nel tardo pomeriggio al Lungomare Falcone Borsellino, da parte degli agenti della Polizia Municipale, in danno dei titolari di esercenti commerciali su aree pubbliche (camion panini, bancarelle, venditori di bibite ecc), che esercitavano la propria attività di vendita di prodotti “su area demaniale marittima senza essere in possesso del prescritto nulla osta rilasciato dalla competente autorità marittima.”
Verbali dunque motivati, vista la violazione di leggi in materia di commercio.
Peccato però che – come dichiarato a verbale dagli stessi commercianti -, dopo aver presentato nei mesi di gennaio/febbraio regolare istanza all’ufficio Attività Produttive del Comune di Agrigento, e dopo essersi più volte sentiti ripetere che le autorizzazioni erano “quasi pronte”, alla data di ieri, all’infuori del verbale da € 5.164,00, non avessero ricevuto null’altro.
Gli stessi agenti che hanno verbalizzato i trasgressori, precisano: “Si dà atto di non procedere al sequestro amministrativo cautelare del mezzo utilizzato per la vendita delle merci, perché allo stato degli atti, risulta che l’esercente ha presentato in tempo utile (febbraio 2011 ndr) richiesta di autorizzazione ad occupare suolo pubblico all’ufficio Comunale, ove il procedimento autorizzativo è ancora in itinere”.
Orbene, o all’ufficio preposto evidentemente non si erano resi conto che le autorizzazioni erano state richieste per la stagione estiva, e non certo per festeggiare il Natale a San Leone, o c’è qualcosa che effettivamente non funziona.
Può esser mai che un cittadino richieda un’autorizzazione entro quelli che sono i termini utili previsti, e dopo sei mesi, a causa di ritardi non certamente allo stesso addebitabili, si veda costretto a dover pagare un verbale da € 5.164,00 (misura ridotta!!!)?
Senza entrare nel merito di aspetti giuridici che non ci riguardano e che certamente saranno meglio analizzati da quanti hanno interesse a presentare opposizione, non ci resta che prender atto di come avesse ragione e consapevolezza il sindaco Marco Zambuto, quando in occasione dei festeggiamenti di San Calo’ fece apporre sul frontespizio del palazzo comunale lo striscione raffigurante il santo, con la scritta “San Calogero proteggi la città di Agrigento”.
Alcuni esercenti di San Leone, che stamani aspettavano il sindaco hanno commentato così i fatti: “Se chiudesse il Comune, sarebbe meglio. Visto quello che non hanno fatto (il rilascio delle autorizzazioni), ci saremmo quantomeno risparmiati i verbali”.
Una signora il cui volto lasciava trasparire una seria preoccupazione per l’abnorme cifra che dovrebbe andare a pagare a seguito di deficienze da parte dell’ufficio preposto al rilascio delle autorizzazioni, ha evidenziato come sarebbe opportuno eliminare dalle pagine dei verbali la dicitura “La nostra civiltà contro il pizzo e l’usura”, visto che proprio agli usurai qualcuno potrebbe essere costretto a ricorrere per pagare un verbale dai più ritenuto ingiusto.
“San Calogero proteggi la città di Agrigento”… Ma prima d’ogni cosa, proteggila dai burocrati e dai politici che la amministrano…
Gian J. Morici
E’ semplicemente vergognoso, così come tante altre cose nella nostra città,che sono elencate, quotidianamente, in tanti siti web da cittadini indignati dalle condizioni ambientali in cui si vive. Io credo che le multe si sarebbero dovute elevare ai funzionari dell’Ufficio preposto al rilascio delle autorizzazioni o direttamente al Sindaco della città che è impegnato in cose più importanti! (campagna elettorale).
Gli impiegati degli uffici preposti al rilascio delle autorizzazioni vengono pagati regolarmente “per lavorare”!
Se non producono devono essere LICENZIATI oppure multati!!
Non può sempre pagare il privato che già si espone economicamente investendo nella propria attività; il privato lavora fra 1000 difficoltà quali sporcizia, mare sporco e puzza di fogna, tutti problemi causati dall’inefficienza della pubblica amministrazione, la stessa che poi si presenta per fare le multe!
E’ come la storia dell’abusivismo… A mali estremi, la gente si arrangia come può (anche illegalmente).
ma i dirigenti del comune conoscono la normativa sul R.U.P.? forse quel giorno a lezione di diritto erano assenti ….ingiustificati!
Non penso che gli impiegati comunali dell’ufficio preposto abbiano alcuna responsabilità per i ritardi nel rilascio delle autorizzazioni perchè sicuramente mancava la concessione di suolo rilasciata dalla regione perchè l’area appartiene al demanio marittimo della regione.