Presso il Museo Archeologico Bernabò Brea di Lipari, sarà inaugurata, sabato 30 luglio, alle ore 19.00, la mostra dal titolo “Archè Futura”. L’esposizione, organizzata dall’Associazione ArteAlta, nei locali della chiesa di S.Caterina, resterà aperta sino al 30 settembre 2011 .
Perchè questo titolo? Si parte dalla frase conclusiva di un famoso aforisma di Karl Kraus, “l’origine è la meta”. L’autore – tra i più noti satirici di lingua tedesca del XX secolo, conosciuto per le sue critiche taglienti alla cultura, alla società e alla politica – sostiene che non esiste memoria senza un’analisi del passato che non sia anche una costruzione del presente. La meta è sempre stata concepita come il compimento di un processo, nell’idea che l’origine sia la meta, si impone una differente concezione: la meta è la realizzazione di un altro inizio.
L’apparente ribaltamento della sequenza cronologica pone con forza il problema del legame fra il passato e il futuro: non a caso l’arte contemporanea (che si è sempre proposta come tramite fra passato e futuro) ha fatto sua quella “parola d’ordine”.
Molteplici sono state le forme di ricerca della ‘origine futura’: si pensi all’esotismo delle prime Avanguardie, allo studio dell’arte dei bambini in area Informale ( in cui spesso si cercava la primarietà determinante delle materie), oppure all’essenzialità del minimalismo. Oggi questo nodo problematico torna ad essere al centro della riflessione, non solo in campo artistico.
La proposta espositiva intitolata “Arché futura”, ideata e curata dal noto critico Giuseppe Frazzetto e dall’architetto Eleonora Cacopardo, intende offrire un raffinato contributo al dibattito, mediante la proposta di opere di artisti di fama internazionale . Un nome fra tutti quello di Emilio Isgrò. Artisti che, ognuno con la propria cifra stilistica, si sono impegnati a cercare attraverso le loro opere, i percorsi variegati che portano (mediante linguaggi artistici di volta in volta antichissimi come la pittura, o nuovissimi come il digitale) dall’origine alla meta, che è per l’appunto l’origine stessa.
Non solo una mostra ma un progetto artistico per la città di Lipari a 360° che intende valorizzare alcuni percorsi metaforici che il territorio propone. In primo luogo si deve ricordare il richiamo alla sequenza cronologica antico-presente-futuro. Ma è importante anche considerare l’attualità estrema che oggi riguarda la condizione insulare, in particolare delle ‘piccole isole’ o ‘isole minori’, nell’ambito di una necessaria riconsiderazione del mar Mediterraneo come luogo di incontro e di crescita. Il progetto terrà dunque conto Il progetto terrà conto quindi di queste suggestioni invitando gli artisti a misurarsi con i metodi traslati e creativi dell’arte.
Artisti partecipanti: Emilio Isgrò. Tomaso Binga, Luca Maria Patella/Rosa Foschi, Natale Platania, Giuseppe Pugliesi, Marco Nereo Rotelli, Pietro Zuccaro/Donatella Capraro, Renata Boero,Gianfranco Anastasio,Gianfranco D’Alonso,Marcello Di Donato
Nel contesto della manifestazione è previsto un omaggio al grande archeologo Luigi Bernabò Brea, nel centenario della sua nascita. Bernabò Brea, attento e acuto studioso delle civiltà del Mediterraneo, è stato un antesignano negli studi delle diverse facies culturali pre greche dell’area.
Interessante: diffondo 🙂