PUGLIA-SALENTO una terra ancora tutta da salvare! Ma oggi:
E’ un grande giorno per l’Italia che torna a rivelarsi faro di civiltà per tutta l’umanità!
“Rigettato nella Geenna lo spettro del nucleare!”
Ora dobbiamo ricostruire il nostro Grande Apulo Salento:
“federalismo energetico”,
stop totale alla speculazione e devastazione della mala della “Green Economy Industriale” di eolico, biomasse e fotovoltaico,
pannelli sui tetti degli edifici recenti per una democraticizzazione “ecologista” davvero dell’energia,
“rimboschimenti estesi per il clima qui al posto del fotovoltaico”,
agricoltura biologica ovunque,
restauro paesaggistico e decementificazione del suolo-rinaturalizzazione
stop alla cementificazione del Salento,
ciclo rifiuti zero!
Il “No” secco all’uso della tecnologia nucleare per produrre energia elettrica ribadito per la seconda volta oggi nel 2011, dopo il 1987 a distanza di circa un quarto di secolo, ci inorgoglisce e ci fa sentire membri di una grande nazione culla da sempre di autentica civiltà!
Per la Puglia poi, e per il Salento in particolare, ai valori di civiltà espressi in questo referendum, si aggiunge la manifestazione di un profondo collettivo AMORE per la VITA e per il TERRITORIO, per la sua vivibilità, salubrità e bellezza, per la legalità-moralità e per l’affermazione del valore pubblico di beni come l’acqua, e non solo, da mantenere pubblici e da gestire pubblicamente per la sicurezza e l’interessi vero di tutti!
Vi era uno nero, nerissimo spettro carico di promesse di morte, malattia e terrore, che ormai dal misterioso, forse strumentale, ma certamente strumentalizzato black-out nazionale di una domenica del 2003, era tornato ad aleggiare sul Salento, terra diabolicamente prescelta, dall’inizio dell’umana disgrazia atomica, per l’ubicazione di uno o due centrali nucleari e forse anche, per il deposito di scorie radioattive dell’intera nazione!
Una condanna, una maledizione di tale portata geologica di distruzione della vita e della vivibilità di una terra intera, scrigno paradisiaco di storia e cultura, che può avere raffronti metaforici, seppur sempre di minore enfasi, solo con le condanne mitologiche inflitte da Zeus ai Titani segregati nel Tartaro, l’archetipo più antico dell’ inferno dantesco!
Ed il Salento, e nessuna terra, può meritare questo! Nessuna! Per quanta alta possa essere la stoltezza e la malvagità di alcuni suoi figli, aborti deformi d’una madre che non nega invece mai amore alle sue creature.
E il pensiero, all’indomani di questa giornata storica, di vittoria della Vita sulla morte, del Bene sul male, non può che purtroppo tornare a quei politici stipendiati riccamente da noi tutti e figli del Salento, da noi eletti ed elevati ai palazzi del potere per rappresentarci e difendere i nostri interessi, e che invece stavano perseguendo, disgustosamente, la strada della distruzione atomica della loro stesa terra, della loro madre! Infamia, vigliaccheria!
Una colpa che trova oggi attenuazione solo nella considerazione del livello intrinseco di “suicidio”, e dunque di ignoranza, che dietro la loro condotta infame si celava!
Ma c’è una strada di redenzione che possono ancora con noi tutti percorrere, anche loro!
Per il Salento questo referendum, evento più bello dopo le recenti vittoriose battaglie pacifiste per la Vita di Scansano Ionico, nella vicina Lucania, che videro la forte partecipazione e solidarietà di tanti pugliesi, contro la creazione, lì, alle porte del Salento del grande deposito di scorie nazionali, è solo l’inizio, la prima vetta raggiunta, di un percorso che inizia adesso, e che deve essere di discesa verso la creazione di una terra salentina che ricostruisca nella contemporaneità, la sua anima ferita da decennali speculazioni di ogni sorta. Un’anima fatta di verde, di foreste, di altissima biodiversità, di campagne fertili, in cui produrre prodotti biologici silvo-agro-pastorali, dove il paesaggio deve essere rinaturalizzato, rimboschito in ogni dove, in ogni direzione, restaurato in ruralità e nella nostra architettura tipica locale senza tempo, nelle sue suggestioni pittoresche originali dense di piacevolezza di vita!
Belve mafiose della speculazione, già indebolite da tante inchieste della magistratura, si annidano, però ancora ai lati della nostra terra e oggi sperano di cavalcare l’uscita definitiva dell’ Italia dal nucleare per devastare il nostro Salento con mega impianti eolici e fotovoltaici nei campi ed in mare, e persino nei laghi, con centrali a biomasse ed altre centrali a combustibili fossili, con trivellazioni petrolifere in mare e sulla terraferma!
E’ alla colonizzazione energetica complessiva del Salento che devasta il territorio e la salute delle sue genti che con questo referendum si è detto no oggi !
E’ un rigetto ed un rifiuto orgoglioso della gente di Puglia contro quanti hanno cercato e cercano di assoggettarla a quell’ “ideologia dell’energia” strisciante, che con mille campagne di marketing pubblicitario volgari da regime totalitaristico e fondamentalista, anche rivolte ai bambini, ha tentato di corrompere il Salento!
L’ acme di tali campagne costosissime ed imbonitorie è stato raggiunto dal cosiddetto “Festival Dell’Energia” che per tre anni si è tenuto a Lecce, pro-nucleare, pro-energie rinnovabili industriali, pro-fonti fossili, insomma pro-tutto, pur di fare del Salento la malata landa colonia energetica desolata e devastata, iperelettrificata, d’Italia, in cui produrre energia da ogni fonte ben oltre, come già oggi, il fabbisogno locale per esportarla altrove!
Un Festival combattuto così inflessibilmente dai salentini tanto che quest’anno non si è più tenuto nella prescelta Lecce, e la masnada di istituzioni, imprenditori e false associazioni ambientaliste, nascoste dietro questa kermesse è migrata in Toscana, a Firenze. Dove tenersi in questi giorni quel Festival, ma anche lì dato il referendum e l’incidente di Fukushima, hanno gli organizzatori pensato bene di rimandarlo!!!
Oggi il Salento, che non ha mai piegato il capo a cotanta strumentalizzazione meschina, che calpesta e fa vilipendio della stessa povera ecologia per speculare e distruggere con la mala della “Green Economy Industriale”, chiede con massima forza “federalismo energetico”: non possiamo produrre qui ben più energia di quanta a noi necessaria come pugliesi o apulo-lucani, abbiamo capito che non esistono energie pulite ma solo forme meno sporche per produrla! Per questo oggi chiediamo a tutta la nostra classe dirigente di favorire l’ubicazione dei pannelli fotovoltaici sui tetti degli edifici recenti a beneficio economico diretto di famiglie ed aziende, e dell’ambiente, per la loro autoproduzione, smontando tutti i pannelli già ubicati al suolo nei vergognosi lager industriali del fotovoltaico che vetrificano e desertificano e intossicano i nostri campi; lager a decine sotto sequestro come tanti impianti eolici, e non ci meraviglia poiché sempre vale il teorema <<Dove si Devasta il Paesaggio, lì C’è Mafia!>>
Nel Salento che vogliamo, e che in questo GRANDE “SI” odierno al referendum è implicito, si racchiude lo “Stop alla cementificazione selvaggia”, all’ “iper-infrastrutturazione ridondante” di strade ecc., al “consumo di nuovo suolo agricolo e naturale per qualsiasi ragione”, all’ “iper-industrializzazione nociva”, all’ “iper-elettrificazione del Salento”, alla “capannonizzazione del cemento”, alle “discariche e agli inceneritori” attraverso la raccolta differenziata e la trasformazione degli impianti di biostabilizzazione esistenti già in impianti per il compostaggio delle frazioni umide!
Ritorna ad avere un significato anche uno Stato che mille privatizzazioni speculative hanno svenduto, mettendo in forse la garanzia di valori fondamentali per tutti i cittadini, valori trasformati in fulcri di frode e arricchimento spesso illecito ai danni della comunità! Questo assume una valenza simbolica non trascurabile nella terra del più grande e monumentale acquedotto d’Italia, la Puglia con il suo Acquedotto Pugliese!
Ringraziamo tutti quanti ci sono stati vicini, nei comitati referendari cittadini e non, senza distinzioni partitiche o di credo, e che hanno collaborato con noi, con convegni ed ogni operazione di informazione e sensibilizzazione sul referendum, in questa che è stata una bellissima avventura umana che ci fa capire quanto la dimensione dell’epica non appartenga ad un passato nebuloso ma sia ogni giorno nella nostra quotidianità quando operiamo tutti insieme, senza vacui steccati, contro ogni “male” in qualsiasi forma esso si presenti, certi che “male” sia tutto ciò che non ha rispetto per l’uomo, sintesi di anima e corpo, per il suo vitale habitat fonte di vita, e per il suo paesaggio fonte di felicità!
E’ una vittoria del buon senso, della vita, della civiltà! Senza davvero colori politici che ha per questo un gusto maggiore e più intenso, e più vero!
Info:
Forum Ambiente e Salute del Grande Salento, rete apartitica coordinativa di movimenti, comitati ed associazioni a difesa del territorio e della salute delle persone
Lecce, c.a.p. 73100 , Via Vico dei Fieschi – Corte Ventura, n. 2
e-mail: forum.salento@yahoo.it, forum.salento@libero.it ,
Sito web: http://forumambientesalute.splinder.com/
Coordinamento Civico apartitico per la Tutela del Territorio, della Salute e dei Diritti del Cittadino
rete d’azione apartitica coordinativa di associazioni, comitati e movimenti locali e non, ambientalisti, culturali e socio-assistenziali
sede c/o Tribunale Diritti del Malato – CittadinanzAttiva
c/o Ospedale di Maglie “M.Tamborino”
Via N. Ferramosca, c.a.p. 73024 Maglie (LECCE)
E-mail: coordinamento.civico@libero.it , coordinamentocivico@yahoo.it