Un fenomeno molto più vasto della crisi dello stabilimento Fiat di Termini Imerese
CENTRO STUDI A. HARDCASTLE
Quando un governo ed una classe politica di maggioranza e di minoranza non sono capaci o non si rendono conto che affamare i lavoratori non porta ad alcuna conclusione se non quella di arrivare alla scontro sociale; forse ci si renderà conto dei molti anni di laisser faire e di responsabilità che non risparmiano alcuno. Mi auguro, turandomi il naso forte, forte che ci possa essere in questi giorni un sussulto morale da parte di chi ha la responsabilità di prendere decisioni, altrimenti sarà ben difficile eliminare gli scontri, si parla infatti dei primo 2500 esuberi di cui almeno 150 in provincia di Agrigento .
Il disegno di legge approvato dall’assemblea regionale ,pur tra tante evidenti contraddizioni, rappresenta un timido approccio al problema “formazione” in Sicilia, ma rappresenta una timida base per il superamento dell’oscurantismo degli anni passati.
La gente ha diritto di vivere. Non si può rubare anche la speranza che il domani possa essere migliore dell’oggi. Gli strumenti esistono per gestire il problema formazione professionale. Basta avere la capacità di fare un programma di esodo degli operatori più anziani. Un piano industriale,un serio piano di business che valorizzi le professionalità giovani della formazione e collocare qualche operatore lagnoso in posti dove almeno può rendere meglio. Per fare ciò abbiamo bisogno anche di una burocrazia regionale più dinamica e verifica assistita degli accreditamenti degli enti vecchi e nuovi. La sfida deve essere accettata da tutti, sindacati compresi che devono adeguarsi ai cambiamenti della società ed avere un maggiore senso dello Stato, eliminando comportamenti di enti che negli anni hanno causato disastri con la indiretta e non voluta responsabilità di qualche lavoratore, non di tutti,chiaramente. Occorre intervenire con maggiore solerzia anche da un punto di vista amministrativo emanando un regolamento di attuazione del fondo di garanzia per gli operatori che permetta alle figure professionali prossime al pensionamento di essere incentivate all’uscita per permettere ai più giovani di non essere espulsi anzitempo dal mercato del lavoro, d’aldronde anche nella formazione ci sono punti di eccellenza dove centinaia di giovani agrigentini si sono formati sin dagli anni ’70.