Consiglio comunale di Aragona (Agrigento). Tra interruzioni, insulti, vociare, minacce e richiami, nel paese delle Maccalube si è assistito a un Consiglio comunale sui generis.
Una vera hit parade dello sboccato, da far invidia a Trainspotting, il romanzo d’esordio di Irvine Welsh, noto per la volgarità del linguaggio, scandaloso e irriverente.
Nelle aule dove si amministra la cosa pubblica, che nell’immaginario collettivo del popolo vengono fatte coincidere con le cosiddette “Sale del Potere”, ci si aspetterebbe un contegno ineccepibile, fatto di garbo, di educazione, di leale confronto politico, di dialogo e sana mediazione, al fine di pervenire alle migliori soluzioni per risolvere i problemi che affliggono le comunità che si amministrano.
Invece, presi dalla “foga politica”, i rappresentanti del popolo eccedono, lasciandosi andare ad atteggiamenti indecenti e volgarità gratuite.
Così accadde in Parlamento, quando Nino Strano ingoiò della mortadella, incurante della “sacralità laica” del luogo, o ancora quando il senatore Barbato prese a sputi il senatore Cusumano a palazzo Madama. Quelle bagarre ebbero però modo di venir fuori dalle mura di Montecitorio e di Palazzo Madama, suscitando probabilmente vergogna nei diretti interessati e, certamente, indignazione nell’opinione pubblica.
Scene simili, viceversa, nei Consigli comunali passano inosservate, sia per la poca partecipazione di pubblico, sia perché in mancanza di registrazioni risulta impossibile prenderne nota sui relativi verbali.
Andiamo per ordine. Nel corso della seduta consiliare di giovedì 5 maggio, il consigliere Raimondo Cipolla, dopo aver chiesto e ricevuto dal Presidente del Consiglio il permesso di prendere la parola per illustrare la sua opinione sulle tematiche in discussione, veniva spesso interrotto da interventi estemporanei ed arbitrari.
Tutto questo innervosiva l’avv. Cipolla, che, legittimamente avrebbe voluto poter esternare il proprio pensiero liberamente e senza impedimenti di alcun genere. Ripresa la parola, dopo un primo intervento con relativa interruzione, Cipolla, rivolgendosi al Presidente del Consiglio, faceva presente che da quando lo stesso siede “in questo Consiglio comunale i consiglieri non hanno mai le palle di affrontarmi direttamente”.
Ovvio come il riferimento fosse a quanti anziché attendere il proprio turno per controbattere le dichiarazioni del Cipolla, affrontando nel merito le questioni, preferivano ricorrere alle continue interruzioni per impedire che il consigliere andasse avanti nell’esternare il proprio pensiero.
“Io vorrei sapere perché dal 2007 ad oggi – affermava Cipolla -, quando apro la bocca, sempre qualcuno mi contesta. Io ho preso appunti, perché grazie a Dio so leggere e scrivere, ed ho visto le dichiarazioni che nel 2007 rendeva il consigliere Falzone. Io ho letto anche le dichiarazioni che rendeva in questo Consiglio comunale il consigliere …….. che, verosimilmente, erano molto, molto (differen?). Oggi quando io dico….”
Si sovrappongono le voci. L’intervento di Cipolla viene interrotto ad oltranza Molti consiglieri indispettiti dalle parole del Cipolla rumoreggiano facendo esplodere una situazione già difficile da governare.
“Lei è un cafone e maleducato – grida Raimondo Cipolla rivolgendosi adirato al consigliere Falzone – Lei è un cafone e maleducato!!”
Apriti cielo! Si alzano i toni e nella confusione più totale, dinanzi agli occhi esterrefatti dei presenti, si assiste ad uno spettacolo degno certamente di teatrini di più infimo ordine: “Poi ci vegnu Iu fora.. ti fazzu abbidiri Iii”; “Va caca! Va caca!”…
Anche l’indecenza ha un limite e pertanto ci fermiamo qui, risparmiando ai lettori lo sproloquio da bettola al quale prendono parte molte voci, rendendo impossibile attribuire una paternità certa alle frasi più scurrili.
Il Presidente del Consiglio comunale, Gioacchino Volpe, ha avuto il suo bel da fare per riportare l’ordine e riappacificare gli animi. Chissà come si sarà sentito il Presidente, visto che, tra il pubblico, a seguire i lavori del Consiglio, c’era il suo “collega” della Provincia Regionale di Agrigento, Raimondo Buscemi.
Ritornata la calma, Cipolla, ritenendo grave quanto accaduto, si rivolgeva al Presidente del Consiglio e al Segretario comunale di Aragona, chiedendo che tutto venisse messo a verbale.
A quel punto il Segretario comunale faceva presente al consigliere Cipolla e a tutto il Consiglio che avrebbe verbalizzato solo ciò che aveva sentito. “Quando ci sono discussioni e voci nel dialogo io non sento niente – spiegava il Segretario comunale – Mi dispiace ma se vi accapigliate tra di voi io non scrivo niente; riporto solo che ci sono più voci incontrollate, punto. Perché non riesco a sentire niente. Se ritenete che le sedute consiliari debbano essere registrate – concludeva il Segretario rivolgendosi al Consiglio – ci si può attrezzare così siamo tutti più tranquilli.”
Per questa volta, Irvine Welsh non avrà nulla da temere da parte del Consiglio comunale di Aragona. Il suo Trainspotting, resterà lo scritto più famoso per la volgarità del linguaggio adoperato. Ma per il futuro, vista l’intenzione di registrare e mettere a verbale quanto accade in consiglio, sarà bene che l’autrice del romanzo s’impegni a cercare frasi più colorite e sboccate, se non vuol vedersi surclassata dalla nuova opera letteraria aragonese…
cs/gm
ah ah ha ……..ma ke vogliamo di piu’ dalla vita?????!!!nn ci manca piu’ nulla…adesso anke nelle sale comunali vige il detto “ki piu’ ne sa piu’ ne dirà!”certo è ki dovrebbe dare l’esempio pecca di “ignoranza” oppure di eccesso di”eccitabilità”…..converebbe andare in massa quando c’è il consiglio comunale,mi sa ke c’è da imparare nuove terminologie!!!!!ke siamo caduti in basso anzi direi sottoterra e tutto a discapito del cittadino!!!!
ma chwe bel consiglio comunale (lo scrivo appositamente minuscolo) perche tali sono le persone che occupano tali sedie e tali posti con paghe molto laute e alla faccia del popolo aragonese, sono vergognosi e sprezzanti dei consiglieri che si esprimono con frasi cosi coloriti e volgari sono solo da mandare a pascolare le pecore ed e un offesa anche per le pecore avere pastori cosi.Ma io mi dico possibile che nessuno intervenga e non li mandi a quel paese (da dove sono venuti) Poveri Aragonesi in che mani siete caduti li avete votato con fiducia e adesso beccatevi questi tutti interi compresa la loro maleducazione………….
Che dire… Ma i voti a questi chi li ha dati? Forse i maiali? i cittadini sono responsabili di aver leggitimato questi signori a parlare! Propongo alla redazione di pubblicare se ne sono forniti le registrazioni della seduta consiliare così da far rendere conto a tutti dell’indecenza e della bassezza cui è precipitato l’organo rappresentativo comunale ( grazie ai nostri voti)
caro fabio anke se è vero ke siamo stati noi cittadini a portarli li’e anke vero ke possiamo nn portarli piu’!!!…..è pura utopia ma sperar nn nuoce….kissà magari la prossima volta ci penseremo mille volte prima di dar fiducia …….
….. come @angy!?!?!?!? ….. il consigliere cipolla raimono non lo davate tra i papabili futuri sindaci della nostra città!!! … non penso che quanto accaduto possa fare crollare la sua quotazione !!!
@piropuro – il consigliere cipolla di recente ha detto che è un professionista prestato alla politica lasciando immaginare che alle prossime elezioni possa pure non candidarsi a consigliere figurarsi a sindaco.
Queste sue parole se da un lato potranno dispiacere ai suoi elettori dall’altro, essendo lui capogruppo di un movimento che conta ben 6 rappresentanti in consiglio tra cui il presidente dello stesso consiglio,dovrebbe far capire che sulla sua candidatura a sindaco di Aragona non c’è convergenza-accordo tra i partiti.
Poi tutto può succedere ma se anche lui si presta a queste “hit parade dello sboccato” non credo possa avere molte possibilità.
@piropuro,ma quando mai!!!!io liste ..nomi??!…… mai fatti !!!! ma se vuoi sapere cosa ne penso ti accontento…..tutti a casa!!!! diamo spazio al nuovo…..nessun partito solo voglia di fare del bene al proprio paese….ma credo ke cio’ sia impossibile…troppi posti papabili..troppi interessi…..troppi intrighi…troppi giro faccia…..troppo clientelismo….troppo sicilianismo…..troppi compari!