L’Ugl, contesta al Commissario delle Terme di Sciacca una serie di atti, chiedendo nel contempo il programma delle assunzioni. “Infatti – dichiara il Segretario generale Eugenio Bartoccelli – nonostante l’ultima richiesta di questo sindacato il Commissario, pur convocandoci, non ha comunicato alcunché circa il programma delle assunzioni e dell’avvio della stagione termale. Oggi siamo già a Maggio ed ancora nulla è dato sapere ai lavoratori, ma anche ai cittadini interessati circa la stagione termale, ma questo è nulla rispetto alle informazioni che ci pervengono e sulle quali chiederemo che sia dia conto agli organi competenti.
Purtroppo è sotto gli occhi di tutti lo stato di assoluto abbandono in cui versano le terme di Sciacca. Anche questo governo regionale, purtroppo, non è migliore degli altri, almeno per quanto riguarda le terme di Sciacca. A questo si aggiunge una gestione assolutamente inadeguata e personalistica che non brilla ne per trasparenza ne per efficienza. Quest’anno mentre si procedeva ad assunzioni assolutamente inutili, i telefoni venivano tagliati per l’ennesimo debito non pagato.
In tutte le riunioni fatte fino ad oggi dal commissario Turriciano sentiamo sempre la stessa storia, che non ci sono soldi e che si sono trovati debiti perfino per i pagamenti dei contributi dei lavoratori e sia per questa carenza di fondi che per il blocco previsto dalla scorsa finanziaria non è possibile fare contratti di assunzione superiori a pochi mesi pure per gli stagionali.
Invece poi scopriamo (in maniera indiretta) che senza effettuare nessuna selezione o forma di pubblicità il Commissario avrebbe proceduto ad assumere una sorta di direttore del personale ed un altro manutentore. Tutta gente che non aveva mai lavorato prima alle terme di Sciacca e quindi in assoluta violazione del divieto previsto dalla norma regionale. Mentre per i lavoratori quelli veri, quelli che sgobbano, quelli che pur di lavorare ogni anno fanno allo stesso tempo i bagnini, i pittori, i manutentori, i camerieri, gli sguatteri e le pulizie, (spesso in assenza di condizioni minime di sicurezza) quelli senza i quali in una sola parola le terme non si aprono, per quelli non ci sono soldi, ci sono i divieti della regione e quindi invece di fare sei-otto mesi consecutivi (come ogni anno) devono fare i turni a tre mesi e magari ogni tanto fare lavorare qualcuno nuovo (qualche amico) così a poco a poco si allarga la schiera dei precari.
“Caro commissario – scrive Bartoccelli nella lettera aperta -, questo modo di amministrare è semplicemente sconcertante, come così è sconcertante il silenzio assoluto che circonda questa incredibile storia.
Qui come al solito qualcuno si è ricostruito il giocattolino con cui fare la solita politica, alla faccia dei lavoratori precari e dei ragazzi disoccupati e senza amici.
E’ appena il caso di ricordare che il suo mandato era soltanto di gestire l’ordinaria amministrazione e liquidare l’ente, non di fare il padroncino in nome e per conto della politica con la p minuscola.
Al Presidente della Regione Sicilia e all’Assessore al Bilancio che riceveranno questa mia, chiediamo di avviare un’indagine in seno alla società Terme di Sciacca, per verificare l’operato del commissario, sulle questioni esposte e comunque alla luce di una maniera assolutamente non trasparente con cui ha condotto fino ad oggi l’azienda, la revoca immediata dell’incarico al dott. Turriciano.
Al commissario delle Terme di Sciacca s.p.a. Chiediamo:
l’assoluto rispetto delle norme di legge e dei protocolli sindacali che prevedono le modalità di assunzione dei lavoratori ed in particolare di assumere il personale stagionale seguendo la graduatoria a suo tempo stilata per un periodo minimo di mesi sei, con i livelli concordati o comunque non inferiori a quelli degli anni precedenti (i risparmi vanno fatti altrove non sugli stipendi dei lavoratori stagionali);
l’immediata revoca di ogni contratto anche temporaneo fatto a soggetti che non fanno parte della graduatoria dei lavoratori stagionali (cioè di quelli che storicamente hanno lavorato per le Terme di Sciacca) e che comunque sono stati assunti senza nessuna forma di pubblicità preventiva o selezione di sorta;
Il rispetto delle norme su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. E non mi riferisco agli attestati in possesso del personale ma di garantire effettivamente che i lavori possano svolgersi in sicurezza. Spesso gli operatori sono costretti a svolgere contemporaneamente due o più mansioni, effettuando anche operazioni tecniche rischiose da soli senza nessuno che possa soccorrerli in caso di incidente.
Ai gruppi politici chiediamo in caso di inerzia del governo regionale di fare le opportune interrogazioni parlamentari sull’attuale modo di amministrare le Terme di Sciacca e sul futuro di queste.
Al Presidente della Provincia di Agrigento e al Sindaco della città chiediamo di fare luce per conto loro su quanto accade alle Terme di Sciacca e fare pressione politica affinché il governo regionale si impegni a rilanciare le Terme o quantomeno a rendere trasparente l’operato di chi le amministra.
Al Presidente del Consiglio comunale di Sciacca, chiediamo di leggere tale documento affinché i consiglieri comunali sappiano ciò che presumibilmente accade e si attivino politicamente.
Al nostro Segretario Generale della UGL Sicilia, chiediamo di rappresentare tale situazione gravissima nei tavoli di confronto regionali a tutela dei lavoratori.
Su quanto oggi scritto nel presente documento – conclude il Segretario dell’Ugl – , ci riserviamo di relazionare e di chiarire meglio alle autorità competenti e a tutti i soggetti interessati ove e qualora lo ritengano opportuno.”